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Plantacquario che passione... forse...

Aperto da topo, Gennaio 16, 2011, 09:07:15 PM

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topo

@eugenio: io ho preso tutto da aquarium line ma ultimamente mi hanno detto che ha un po' di lentezza nelle spedizioni, ma per il resto pare sia estremamente affidabile, e ha parecchio anche a livello di mangimi per caridine (scusate l'ot: consiglio ocean nutrition (che poi è identico al shg green chips), il jbl novo prawn e il sera che mi sfugge il nome, mi raccomando, non il crab cruisine o come si chiama che piuttosto di mangiarlo muoiono di fame)
@ andreamb: io ho usato il baycote per sottofondo e a parte dei rilasci sostanziosi appena immesso non ha dato problemi, e per il ferro uso il pmdd di claudio cappelletti (trovi facilmente il blog.... ora non ho il link sottomano) perchè il ferro della compo è chelato in modo da esser stabile tra ph 6.5 a 7.5, quindi non mi precipita a differenza del ferro gluconato sachem, che mi da un po' di sicurezza in più per le caridine, e costa una sciocchezza ed è facilissimo da fare con il foglio di calcolo di quel blog.
andrea queirolo, topo ;)

MarZissimo

da aquariumline ci ho preso parecchia robetta anche io. Ha prezzi buoni e almeno fino a giugno scorso le spedizioni erano efficienti...poi non so se è cambiata l'aria...
solo non selezionati :-)

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andreamb

topo:
Citazioneperchè il ferro della compo è chelato in modo da esser stabile tra ph 6.5 a 7.5, quindi non mi precipita a differenza del ferro gluconato sachem, che mi da un po' di sicurezza in più per le caridine, e costa una sciocchezza ed è facilissimo da fare
Parto dal presupposto di essere un Poecilidiano/Bettiano e che di conseguenza un valore di Ph 7-7,5 è un buon compromesso per i miei pesci...
Personalmente vedo utile l'utulizzo di ambedue i tipi di ferro...quello chelato come "fonte immediata" (molto adatto per le piante che hanno un assorbimento più da parte delle foglie che delle radici)e  quello gluconato (presente in quasi tutte le "pillole" per destinazione umana)come "aggiunta" in piccole dosi nei pressi dei grossi apparati radicali (nella speranza che si possa degradare e rendersi quindi più disponibile alla radici attraverso le "normali reazioni chimiche" (in parte dovute alla decomposizione)che si svolgono - o dovrei dire si dovrebbero svolgere - nel substrato...
In epoca ormai remota ho fatto qualche esperimento... i colori di piante "facili" come la lemna, la vallisneria e l'elodea variano sensibilmente all'aggiunta dei tipi di ferro.
Adesso la domanda.... io utilizzo dei rifluitori di fondo "lenti"... altri utilizzano i "cavetti riscaldanti"... voi cosa utilizzate?

topo

[quote="andreamb" post=6289]
Adesso la domanda.... io utilizzo dei rifluitori di fondo "lenti"... altri utilizzano i "cavetti riscaldanti"... voi cosa utilizzate?[/quote]
non ho capito cosa intendi... per favorire la microcircolazione dell'acqua? su vasche piccole con fondi di granulometria medio grande (akadama e flourite) non ne sento il bisogno... poi domani allestissi un 200 litri con 8-9 cm di amazonia powder, userei di sicuro il cavetto. se era quella la domanda...
andrea queirolo, topo ;)

andreamb

Hai risposto perfettamente alla domanda....
Grazie ;)

topo

di niente.... l'accenno al cavetto mi ha fatto venire subito in mente la questione del tenere i "piedi freddi" alle piante... spesso un problema trascurato, eppure rilevante. non per niente si consiglia sempre di mettere sotto la vasca un tappetino, che tra le sue funzioni c'è appunto il diminuire lo scambio di calore con l'appoggio della vasca ;)
ecco... me lo ero dimenticato. il tappetino lo uso sempre, anche su mobili di legno, che essendo un pessimo conduttore di calore in teoria potrei farne a meno.
andrea queirolo, topo ;)

andreamb

Il problema dei "piedi freddi" nelle piante, comunque, non lo si può risolvere esclusivamente con il tappetino.... utilissimo come isolante termico ma non in grado di generare calore (e quindi correnti d'acqua).
Il problema, visto più correttamente, è doppio:
- da un lato quello della stratificazione termica (l'acqua calda tende a salire);
- dall'altro quello della scarsa(o dovremmo dire nulla - a secondo dello spessore e della "compattazione" del substrato stesso) ossigenazione  del substrato che, se da un lato può garantire la formazione di batteri semi-anossici o anossici (che vivono con pochissimo o senza ossigeno).
Il discorso da quì in poi si potrebbe allungare tantissimo...

Alexander MacNaughton

Non so voi ma nel mio caso la stratificazione mi risulta impossibile. Dato che il getto della pompa punta verso il basso quindi l'acqua calda passa prima verso il basso e poi sale. Il punto più distante della pompa(di conseguenza più freddo) c'è il termometro e su quello mi baso. Sicuramente il riscaldamento radicale un po' deficita.
Però mi spaventa un po' che possa bruciare le radici, o comunque ridurre lo spazio che usano le radici per aggrapparsi al substrato.

Lo so che obbietterete che c'è il termostato esterno, ma il sensore non lo tenete dentro il substrato ma in vasca, il calore a questo punto è diverso. A questo punto o non funziona mai oppure funziona troppo. :huh:
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore. Albert Einstein

topo

riesumo una discussione vecchia per una fotina nuova...
ritengo sia il posto più adatto per postarla...
vasca delle femmine, in parte piante di andreamb (rotala rotundifolia e najas non mi ricordo ;) ),in parte di iannella massimo (rareaquaticplant, rotala najeshan, rotala macracandra mini tipe2 (in ripresa dopo che l'ho molto maltrattata, in pratica ancora invisibile) myriophilum tubercolatum red), più potature (blixya japonica) e il pratino con l'alopecia di calli (sta stolonando da dio, ma la vasca è giovane... datele tempo, è la prima foto)
illuminazione sperimentale a led in collaborazione con alexander.



qui la potete vedere molto in grande ;)

la rotala di andreamb non prende il rosso, al massimo un lieve rosa sulle punte. aumento il ferro poi vi so dire.
ora sto fertilizzando secondo protocollo completo sachem, eccetto il ferro pmdd.
substrato amazonia e sotto una spolverata di oliver knott.
co2 ho rotto il diffusore di vetro, ho messo in emergenza una porosa di tiglio in attesa del prossimo ordine on line, ma compenso di flourish excell

dimenticavo... il layout non è molto ricercato, nato in 20 minuti, anche se è passabile. questa vasca ha principalmente lo scopo di testare l'illuminazione led con piante non propio easy. anche per quello ho abbandonato i miei soliti pasticci nel substrato (vedi concime per agrumi :sick:  ) e il protocollo easylife, che conosco molto bene, per usare un fondo e un protocollo molto conosciuti. avrei voluto fertilizzare secondo ada, ma i prezzi erano innavvicinabili. con quello che concimo per un anno con sachem di ada andavo avanti 3 o 4 mesi...
andrea queirolo, topo ;)

Alexander MacNaughton

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topo

l'idea era un tranquillissimo olandese per le femminucce, per ora ospita un steel blue ct, una black lace ct e una blue black melano hm, in arrivo le restanti... (golden pk, royal blue ct e royal blue hm) speriamo convivano bene, hanno comunque un po' di verde da imboscarsi se qualcuno gli riserva troppe attenzioni...

ps se non funziona l'aumento del ferro, mi sa dobbiamo rivedere lo spettro dei led...
andrea queirolo, topo ;)