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Macropodus spechti

Aperto da MarZissimo, Maggio 10, 2011, 10:55:08 PM

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MarZissimo

Ciao a tutti, apro questo topic per condividere con voi l'esperienza di allevamento che sto portando avanti in questo anno per quanto riguarda i Macropodi.
Ho deciso, dopo tanti anni passati dall'ultima coppia di Macropodus opercularis, di cimentarmi con una delle specie più sottovalutate di questo genere, ovvero il Macropodus spechti.
Innanzitutto un pò di informazioni generali:
La storia di questo bellissimo animale è un pò travagliata, infatti inizialmente si pensava che questo fosse originario della acque prossime alla città di Hue, in Vietnam. Quando questa, dopo un "breve" periodo, fu di nuovo visitabile e quindi furono di nuovo riprese le importazioni di questo pesce, ci si rese conto che il Macropodus spechti proveniente dalla zona di Hue era differente da quello che fino a qualche giorno prima era presente in commercio.
Infatti questo presentava una colorazione che lo avvicinava ad una forma più scura di Macropodus sp. "rotrucken", con una colorazione blu metallico molto scura appunto, quasi tendente al nero.
Numerosi viaggi di studio vennero intrapresi e una nuova popolazione di Macropodus spechti venne ritrovata a più a sud, precisamente a nord di Sea Cloud Pass, nei pressi della cittadina di Noi Tron.
Successivamente un'ulteriore popolazione venne rinvenuta ancora più a sud, per un totale di TRE popolazioni differenti.
Durante gli studi è stato certificato che la morfologia di queste ultime due popolazioni è identica a quella del primo import di Macropodus spechti fatto prima che il Vietnam diventasse off-limits, rivelando il perchè questi differissero da quelli successivamente rinvenuti presso Hue.
Le differenze tra queste due popolazioni (Hue e Sea Cloud Pass, questa a sua volta divisa in due sotto popolazioni successivamente denominato Lam Co e Nam O) non sono evidenti normalmente, ma nel periodo riproduttivo questi ultimi cambiano repentinamente colore mostrando delle vande verticali nere e grigio chiaro, motivo per cui per un pò questo Macropodus è stato chiamato il "Black Tiger".
Ovviamente questa differenziazione è andata quasi completamente a farsi benedire in quanto gli esemplari che oggi acquistiamo nei nostri negozi provengono da farm ceche che incrociano tra loro queste tre popolazioni.

Finito il capitolo da dove, inizio a parlare del come.
Questi pesci prediligono una stagionalità piuttosto marcata nel loro allevamento, infatti è salutare per l'animale sentire uno sbalzo termico durante l'anno, a partire da poco sotto i 15 gradi in inverno, fino ad arrivare sopra i 27 d'estate.
Se tenuti ad alte temperature tutto l'anno diventano molto aggressivi, e oltretutto andando ad accelerare il loro metabolismo per un prolungato periodo di tempo se ne accorcia inevitabilmente la vita media.
Possono essere tenuti in vasche abbastanza capienti di minimo 60cm di lunghezza per una coppia e se arredata bene una vasca di 80cm può ospitare due maschi e due femmine.
Quando dico arredata bene, non intendo minimamente una vasca stile concorso AGA, anzi...una vasca adatta a questi animali contiene substrato scuro, molte piante gelleggianti e qualche foglia di catappa per aiutare la mucosa del pesce, vasi di terracotta, legni, mop e quant'altro può aiutare un maschio sottomesso o una femmina a scappare dalle angherie di un maschio alfa.
La territorialità e l'aggressività intraspecifica non sono molto elevate, ma sicuramente vengono accentuate con l'arrivo della primavera e l'innalzamento delle temperature. Questi segnali infatti, uniti ad un lieve abbassamento della durezza dell'acqua, portano il maschio ad eseguire parate davanti agli altri esemplari al fine di conquistare i favori di una femmina o imporre il suo comando su un altro maschio.
Classico anabantide bubblenester costruisce il nido di bolle sotto la vegetazione gelleggiante o direttamente sulla nuda superficie dell'acqua. Sempre secondo copione il maschio sta a guardia del nido per i primi quattro/cinque giorni, durante i quali nei primi due avviene la schiusa e nei restanti due/tre le larve assorbono il sacco vitellino fino a che non sono libere di nuotare in vasca alla ricerca di cibo. Cibo che dovrà essere necessariamente vivo i primi giorni e somministrato più volte al giorno. Si inizia con microworms o anguillole dell'aceto per poi passare pian piano a naupli di artemia e via via fino ad arrivare all'alimentazione definitiva che come sempre dovrà essere il più varia possibile, ricordando che è un animale che in natura si ciba di larve di insetti e insetti stessi che sostano o cadono sulla superficie dell'acqua.
Perfette in questo caso sono le drosophile, che con poco sforzo potete allevare in casa e che costituiscono insieme ad un buon surgelato la base per una buona alimentazione.
La crescita dei piccoli è molto lenta e alcune scuole di pensiero sostengono che sia meglio lasciare i piccoli liberi in vasca con i genitori che, sempre secondo i sostenitori di questa teoria, non li predano se correttamente nutriti. Se non credete sia saggio seguire questa linea di pensiero potete tranquillamente prendere non appena i piccoli sono a nuoto libero una sala parto in rete e sistemarli all'interno con un pò di vesicularia dubyana (classico pugno di muschio buttato dentro alla benemeglio).
Pesce molto robusto (come tutti i Macropodi del resto) che non ha particolari esigenze per quanto riguarda la chimica dell'acqua, basta che questa non sia completamente stagnante (un minimo di corrente non fa male) e che sia di buona qualità (ovvero non con alte concentrazioni di no3 e po4, per fare questo o si ricorre ad un'elevata piantumazione e/o frequenti cambi d'acqua). In generale un range di ph tra 6,5 e 7,5 con durezze medie, che scenderanno un pò nel periodo riproduttivo unitamente all'alzarsi delle temperature.
Dimensioni da adulti 12cm il maschio e 10cm la femmina che oltre ad essere un pò più piccola presenta i filamenti della dorsale e caudale un pò meno pronunciati.

Come informazioni generali mi sembra di aver detto tutto, quindi termino questo post con delle considerazioni personali.
Ho acquistato i miei esemplari il 30/01/2011 insieme ad un mio amico di Jesi. Sono 6 in tutto, che in 4 mesi da 5/6 cm sono cresciuti fino a 7cm senza problemi.
3 sono finiti nella mia vasca e 3 nella vasca del mio amico, con il quale mi sono accordato in caso di esemplari spaiati (tipo i miei tutti maschi e le sue tutte femmine) per eventuali scambi.
La mia vasca è un cubo (scelta PESSIMA per gli acquari d'acqua dolce) 50x50x55(h)cm che ho impostato prevedendo una parte emersa.
Filtro composto di una pompa incastrata in una grande spugna blu, con l'estetica un pò lasciata da parte, sperando che con il tempo (che in effetti mi sta dando ragione) le piante coprissero la spugna. Acqua composta da tap tagliata con RO al 50% sia nel riempimento iniziale che nei cambi successivi.
Alimentazione con artemia e chironomus congelati due volte a settimana. I giorni restanti naupli d'artemia in vasca (che non fanno mai male) e drosophile. Saltuariamente un pò di shg hi-red e hi-green mischiati insieme inzuppati in qualche goccia di fishtamin, ma questo soprattuto i primi tempi, ora è quasi una volta al mese e basta.
Animali che a mio parere meriterebbero più spazio all'interno delle community acquariofile perchè in primis bellissimi (a me piace il nero e vi assicuro che il contrasto con le ventrali rosso fuoco è da paura) e poi soprattutto perchè è l'animale ideale da tenere in casa senza riscaldatore o in una cantina non troppo fredda (ricordo in inverno poco sotto i 15°).
Con l'arrivo dell'estate e quindi del caldo torrido mi sto attrezzando con una mega bacinella ikea da 90 litri da far maturare in terrazzo, tenuta in una zona in cui non batte sempre di continuo il sole in cui ospitarli, ma in alternativa si possono anche lasciare comodamente in vasca, a patto di non lessarli con 30 giorni a 33°C
Ad oggi ancora non sono riuscito a distinguere i sessi dei tre esemplari che ho in vasca...penso di avere due maschi al 90% e spero vivamente che il terzo sia femmina...anche perchè il mio amico ha al 90% tre maschi....incrocio le dita e aspetto l'arrivo dei caldi. Per ora nessun nido di bolle ma parecchie parate...

Ora le note dolenti: è un acquisto che rifarei? no.
purtroppo la risposta è no. ma non perchè l'animale non valga l'acquisto, ANZI! ma bensì perchè l'animale che si acquista in negozio al 99% è un guppy molto cresciuto che non sai nemmeno da dove viene.
Quando acquistate un animale simile, non lo fate per l'estetica. È chiaro che se lo comparate con i vostri splendens soldi red HM (per fare un esempio) questi qui sono scarafaggi neri, per cui c'è altro oltre l'estetica, c'è il comportamento dell'animale stesso...le dinamiche sociali con i conspecifici...il cambio di comportamento con le stagioni...e tanto altro. Beh...quello che ci siamo ritrovati in vasca io e il mio amico di Jesi è un animale che NON sappiamo a quale delle tre sopraelencate popolazioni appartiene (sempre più convinto che siano ibridi) e che è privo di istinto selvatico, in pratica è un guppy nero lungo 7cm....per fare un esempio stupido: quando ci avviciniamo alla vasca si spiattellano contro il vetro frontale isterici per l'arrivo del cibo....cibo che se somministrato alle loro spalle NON VEDONO perchè troppo intenti a voler sfondare il vetro e catapultarsi direttamente nel barattolo del mangime che sta di fronte a loro...con il loro pranzo che affonda alle loro spalle...voi ditemi se questo è un pesce che si può osservare criticamente...
Quindi in sostanza non è stato sbagliato l'acquisto dei Macropodus spechti, ma l'acquisto "a busta chiusa" di QUEGLI esemplari.
Questo lo scrivo per ricordare a tutti di chiedere sempre da dove arriva l'animale, se è ibrido, e dove è stato stabulato dalla nascita all'arrivo in vasca a casa vostra. chiaramente purtroppo tutte queste info normalmente non sono reperibili, ma almeno nel nostro piccolo cerchiamo di conservare certi criteri di allevamento. Non ibridiamo, e se ibridiamo RICORDIAMO cosa abbiamo incrociato e PERCHÈ, e soprattutto non vediamo per wild esemplari ibridati, cercando di mantenere all'interno dell'associazione delle linee di allevamento "pure". Questo ovviamente è il mio pensiero e non è sicuramente legge, pertanto siete liberissimi di contestarlo se volete.

Concludo davvero postando le foto del cubo in cui ospito tutt'ora i miei tre esemplari.






(qui era appena allestita con dentro i rimasugli dei miei ex splendens, si intravede un PK)





e questi sono gli esemplari appena acquistati (ora sono più formati e più grandi)


Ho scritto un pò tutto di getto e le informazioni sono un pò sparse...spero comunque di aver attaccato la scimmia a qualcuno con questo topic...che oltretutto non so nemmeno se ho aperto nella sezione giusta...in caso spostatelo pure non c'è problema :-)
Un saluto, Marco.
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alby

molto bello l'allestimento,mi piace un sacco!!;)

MarZissimo

Ti ringrazio!
Ora la vasca è molto meno acerba e devo dire, anche molto più incasinata. Poto pochissimo per cui è tutto un pò wild :°D

Spero di potervi fare una foto decente e recente dei pesciozzi in modo da farvi vedere il cambiamento in soli 4 mesi.

Comunque ripeto....pesce stupendo e STRAFACILE da allevare.
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Alexander MacNaughton

Bella la vasca!
Appena ho letto dalla home del forum Macropodus spectii mi aspettavo le solite due frasi di circostanza, le foto e la richiesta di cosa ne pensavamo: alla faccia! :blink: hai scritto un articolo. :ohmy: Alla fine ieri sera mi sono detto è meglio leggerlo domani a mente lucida. Troppo interessante per leggerlo col metodo di lettura pseudoveloce!
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore. Albert Einstein

Samuele

bellissimo... è un vero e prorpio articolo... peccato per il fatto degli ibridi... potresti spiegare meglio come è fatta la parte emersa? quindi alla fine hai rinunciato a somministrare verdure?

MarZissimo

Grazie Alex e grazie Samu
Più che un articolo ho cercato di inserire tutte le informazioni che ho reperito in rete fino ad oggi aggiungendo delle mie considerazioni personali sperando che potessero servire a qualcuno anche un domani magari in cui si deciderà di fare un import anche di questi anabantidi purtroppo molto bistrattati.
Tutto quello che vedete scritto l'ho trovato in rete e la maggior parte delle informazioni provengono dalla rivista Der Makropode redatta dalla IGL tedesca.

Per la parte emersa ho progettato un cassettone di plexiglass che ho poi realizzato incollando le varie parti con il super attack (una volta asciutto è "inoffensivo" in acquario) e riempito di terra da giardino semplice. Lì dentro ci ho piantato una piantina di felce che come potete vedere va alla grande con l'umidità della vasca e che annaffio con normale acqua di rubinetto una volta ogni tre giorni dato che anche la terra si mantiene sempre bene o male umida.
Oltre alla felce ho piantato anche per fare una prova due steli di Hydrocotyle leucephala e uno dei due ha preso! ora ho l'hydro che parte dalla parte emersa e scende in acqua a casacata, vi assicuro è una figata pazzesca (si, sono molto fiero di questo risultato :°D) :-)

Per l'alimentazione ci ho riflettuto ed effettivamente la verdura non c'è proprio bisogno....se effettivamente ne volessero un pò troverebbero sicuro qualche alga qua e là...ma è fuori discussione che siano principalmente insettivori. C'è solo una cosa a cui come al solito bisogna prestare attenzione, ovvero a NON dare troppo da mangiare. Come la stragrande maggioranza dei labirintidi sono abbastanza proni all'obesità.
In sostanza come al solito, meglio un granello in meno che uno in più.

Comunque guardando sempre la vasca mi sento di sperare veramente in una femmina...un rapporto di 1 su 6 è davvero pazzesco! Ripro per quest'anno non credo (troppo giovani), ma penso/spero che nel 2012 qualcosa si muoverà :-)
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Roberto Silverii

Marz, grazie per aver condiviso la tua esperienza in modo così dettagliato e preciso! :)

MarZissimo

E' il regalo di compleanno :°°°°D
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gamgam

Da un amico negoziante sto osservando quattro esemplari di M. opercularis che sono da qualche mese in una bella vasca aperta con piante emergenti.

Hai qualche ulteriore suggerimento per facilitarne l'accoppiamento?
Matteo :cheer:

MarZissimo

Ciao!

Gli opercularis (e gli ocellatus ancora di più) sono davvero davvero DI FERRO, nel senso che si riproducono ovunque, basta che siano maturi. Considera che da adulti in acquario fanno 10cm tranquillamente. Anche loro con la primavera "rinascono" quindi bisognerebbe farli svernare proprio a basse T° (anche a 10° per loro va bene, al contrario degli spechti che sono un pò più "freddolosi") per poi fargli sentire l'aumento di temperatura. A quel punto al solito un pò più di mangime proteico alla femmina (senza esagerare) e delle piante galleggianti dovrebbero aiutare....ma in ogni caso ripeto....quello si riproduce ovunque :°D
Pensate che il Macropodus opercularis è stato IL PRIMO pesce importato in europa dall'est :-)
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Samuele

dai che tu vai con gli spechti e io con gli ocellatus ;) :laugh:

MarZissimo

Gli ocellatus vanno in garage...fisso proprio.
Quelli devono sentire T° prossime allo zero d'inverno, con uno strato di ghiaccio sopra la superficie azzerano quasi il metabolismo rendendo sufficiente la sola respirazione branchiale (non potendo più raggiungere la superficie) per il fabbisogno di ossigeno.
E poi sono STUPEDI. probabilmente i macropodi più belli in assoluto.
solo non selezionati :-)

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Samuele

da quello che ho letto anche i più mansueti...

alby

[quote="MarZissimo" post=14420]Gli ocellatus vanno in garage...fisso proprio.
Quelli devono sentire T° prossime allo zero d'inverno, con uno strato di ghiaccio sopra la superficie azzerano quasi il metabolismo rendendo sufficiente la sola respirazione branchiale (non potendo più raggiungere la superficie) per il fabbisogno di ossigeno.
E poi sono STUPEDI. probabilmente i macropodi più belli in assoluto.[/quote]ma di dove sono originari gli occellatus?come fanno a resistere a così basse temperature??:huh:

MarZissimo

Per gli ocellatus le bestemmie si sprecano
È il macropode con l'areale di ditribuzione più ampio in assoluto. Lo si può trovare sia a sud che a nord della Cina (lungo il fiume Armor), in Korea e in alcune isole del Giappone (per queste dopo gli ultimi accadimenti non garantisco...)

A seconda della location di cattura ovviamente l'animale sarà suscettibile a diverse temperature. Faccio un esempio:
I pesci che stanno a sud della Cina hanno un range di temperature che va dai 10°C ai 30 e più °C d'estate.
I pesci ritrovati lungo il fiume Armor a nord della cina in inverno solo ricoperti dal ghiaccio e hanno una temperatura dell'aria di -20°C (!), mentre in estate difficilmente superano i 20°C.

Se non si sa che tipo di ocellatus si ha in casa mi dici come lo si alleva?! tocca fare delle prove...ma ti pare possibile che io devo star li a smadonnare facendo dei test sui pesci che rischio nel migliore dei casi di far ammalare, perchè qualcuno s'è perso la provenienza...o peggio perchè non gli importava?!
Se li tengo a 10° in inverno, quelli del fiume Armor non muoiono, ma le riproduzioni saranno di minore entità..ci potranno essere dei nati malformi...potrei accorciare la vita media del pesce...
Quello che non capisco è perchè non si debba rispettare la provenienza delle bestie che alleviamo. Costa tanto scrivere ad esempio Macropodus spechti "Nam O"!? boh...
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