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Cosa succede esattamente in natura?

Aperto da Lelebass, Febbraio 04, 2011, 07:41:16 PM

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Lelebass

Buonasera a tutti, ho un dubbio da un po' di tempo. Ho letto in qualche post che, a volte, il maschio, quando viene spostato nella vasca singola dopo aver tirato su i piccoli per i primi giorni, si deprime e in certi casi muore. Ma cosa succede esattamente in natura? Cosa fà il padre dopo che i piccoli sono nati? Resta nei paraggi cercando di mangiarli ed eliminando quindi i più deboli che non riescono a nascondersi? Se ne va (non penso)? Lo chiedo perchè vorrei capire cosa c'è di innaturale nella fase dell'allevamento di cui sopra e come si può fare per prevenire il fattaccio.
Grazie.

Roberto Silverii

E' una bellissima domanda, alla quale non ho una risposta precisa, posso fare solo supposizioni.

Gli animali in natura si riproducono per continuare la specie ed assicurare il proprio patrimonio genetico alle generazioni successive (in quanto generalmente se un animale arriva alla maturità sessuale e riesce ad accoppiarsi, vuol dire che è forte, in salute e il suo patrimonio genetico è "adatto" a quell'ambiente); nello specifico quasi tutti i pesci hanno come strategia la "quantità" ovvero fanno un numero enorme di uova, dai quali nascono moltissimi avannotti, di questi però solo pochi riusciranno ad arrivare all'età adulta (mentre i mammiferi fanno pochi cuccioli ma hanno cure parentali lunghissime, riuscendoli in questo modo ad assicurare al futuro).

Tutta questa noiosa pappardella :P per dire che secondo me non restano lì per mangiare i piccoli, perchè sarebbe un comportamento anti evoluzionistico. Però se li trovano "in giro" dopo un pò, ovviamente li mangiano, non riconoscendoli più come loro.

Io credo che i piccoli, mossi dall'istinto di sopravvivenza, appena riescono a nuotare da soli vanno a nascondersi e quindi il padre una volta spariti tutti, prosegua la sua normale vita "da single" :)

Di innaturale in acquario c'è molto, considera per esempio che un Betta maschio che non effettua le cure parentali è destinato a non avere figli, quindi teoricamente in natura questo comportamente sparirebbe nel giro di qualche decina di generazioni, mentre noi in acquario ci danniamo se è particolarmente bello ad avere suoi figli tramite schiuse artificiali ecc, quindi non andiamo ad eliminare questo comportamento :)

Scusatemi se ho scritto tanto, ma è un argomento che mi affacina :P

Lelebass

Grazie per la risposta Roberto. Leggendo quello che dici tu e ragionandoci sopra mi son fatto anche l'idea che il padre in natura, rimanendo comunque in zona ed attaccando quindi gli altri maschi e pesci vari, a causa della sua naturale aggressività, contribuisca ulteriormente (ed inconsapevolmente) allo sviluppo dei piccoli nascosti tra le piante. Questa ipotesi potrebbe spiegare perchè il maschio a volte si deprime una volta allontanato, come se non avesse potuto completare il suo compito dettato dall'istinto...Beh è solo un'ipotesi, ma forse in qualche modo verificabile senza mettere in pericolo gli avannotti...

Roberto Silverii

Si in linea teorica non sarebbe nemmeno sbagliata come idea, anche se un pò "romantica" :)

Alexander MacNaughton

sì ma in natura non è detto che abbia solo a disposizione 20 litri quindi a voglia di muoversi... quindi una volta fatto quello che deve, se ne va.
Più avanti magari si trova davanti un figlio non lo riconosce e se lo mangia o lo combatte come nemico...:dry:
In natura è lui che decide di andarsene e far la sua vita non sei tu che lo levi!

Ho visto più volte coppie di betta che messe insieme vedi la femmina rintanata impaurita e il maschio che spadroneggia.
Levi il maschio e lei è tranquilla ma, s'intristisce!
sei tu che metti mani e quindi innaturale!
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore. Albert Einstein

Lelebass

Che sia innaturale è chiaro, purtroppo l'acquariofilia in toto è così. Detto questo ci si informa solo per renderlo il meno innaturale possibile.

Secondo me, come già detto, può pure essere che anche nel suo habitat il maschio rimanga lì a proteggere il suo territorio come fà sempre ed in questo modo limita il numero di predatori interessati agli avannotti nascosti tra le piante. Ma, ovviamente, è solo un'ipotesi.

Può anche essere che come dici tu il maschio si allontani del tutto lasciando i piccoli al loro destino, ma questo non spiegherebbe perché si intristisce quando noi lo spostiamo di vasca. Certo, forse perché non lo ha deciso lui e quindi il momento dello spostamento non è stato quello giusto...Tutto può essere.

Per concludere io cercherei il modo di capire come ridurre le possibilità di depressione nel maschio, magari lasciandolo in vasca con un qualche divisorio per alcuni giorni...Se poi vogliamo dire che sarebbero tutti più contenti nel loro habitat naturale...Beh, non penso che nessuno possa smentire (anche se in alcune zone l'inquinamento....)

Roberto Silverii

Forse non è vera e propria depressione, ma solo spossatezza dovuta al fatto che si prende cura ininterrottamente per 4-5 giorni di uova e piccoli, senza nemmeno mangiare :)

alby

secondo mè il maschio una volta separato dai piccoli non è "triste" xchè ha appena abbandonato i figli ma xchè ha appena perso il territorio,spostandolo prepotentemente in un'altra vasca si trova estraneato nel nuovo ambiente e minacciato da un posto che non conosce!
poi credo che in natura non sia il maschio ad allontanarsi ma siano proprio i piccoli.
bisogna valutare poi quanti lt di acqua ha in media un betta wild di terriorio,la densità di popolazione di quella determinata pozza ecc.

MarZissimo

Io avevo letto in un reperto archeologico che chiaramente poi è andato perduto, che una volta le cure parentali in vasca non si limitavano a 3 giorni...ma molto di più...oltretutto anche la femmina aveva il compito di aiutare il maschio a riportare le uova sotto al nido non appena fecondate...cosa che ora non mi è mai capitato di vedere (non ho riprodotto gli splendens tanto quanto fate voi, quindi mi limito ad una casistica di...4 deposizioni, per carità...però mi pare di capire che di femmine "buone" non ce ne siano più tante)

Personalmente mi immagino che in natura il padre stia lì fino a che i piccoli non si siano dispersi completamente dal nido di bolle...e una volta rintanatisi in una folta vegetazione (che sia galleggiante, emersa, sommersa è sicuramente ricca di rotiferi e altri animaletti succulenti) vi rimangano al sicuro anche dalle grinfie dello stesso padre, che non vedendoli più sotto al nido li riconosce solo come pappa.

Sono andato un pò OT, chiedo perdono, ma il comportamento WILD di questa bestia mi ha sempre incuriosito. A tal proposito...sapete se è possibile reperire esemplari wild? Quasi quasi un maschio e 3/4 femmine in 100 e passa litri molto piantumati mi piacerebbe proprio provarli...
solo non selezionati :-)

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Andrea Mangoni

arrivo in ritardo di qualche..mese, ma metto anch'io la mia esperienza. Ho provato più volte ad allevare insieme i gentiori coi piccolini, e devo dire che almeno nel 75% dei casi
1) la femmina collabora attivamente col maschio nella raccolta delle uova e nella cura di nido e piccoli
2) i genitori "hanno sopportato" la prole per circa 15 giorni.

Non ho la pretesa che valga per tutte le coppie, ma sono abbastanza convinto che le cure parentali in questi animali siano più complesse di quanto non si immagini di solito. Ciao!

gamgam

E' vero e bisogna tenere anche conto che i "nostri" splendens sono frutto di anni (secoli?) di selezione umana, orientata per molto tempo al comportamento aggressivo per il combattimento. Questo puo' aver influenzato anche le cure parentali.

Ad esempio, si conoscono varie esperienze riuscite di accrescimento lasciando i piccoli col padre (in genere pero' senza madre). Ad una io ho assistito personalmente e ad oltre un mese dalla nascita abbiamo potuto separare 17 piccoli, poi cresciuti regolarmente. La vasca era 25 litri non tanto piantumata, quindi il maschio non ha voluto mangiarli, avrebbe potuto.
Ma penso che la cosa funzioni raramente, solo con maschi dal carattere particolarmente mite.
Matteo :cheer:

MarZissimo

Tanto prima o poi ce la farò a trovare una coppia di splendens "wild"...sta diventando un mio pallino ancora più forte dei channoides....me lo voglio proprio togliere sto dubbio.
Pensavo ad un 120x45x45 piantumato a foresta con 10mila legni, catappa e poca luce (13watt ikea)....e lì mettere un maschio con 3 femmine...rigorosamente wild....e vedere cosa viene fuori.
solo non selezionati :-)

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