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betta splendens e carpa koi

Aperto da jumpman 53, Febbraio 15, 2013, 02:56:30 AM

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Kristalya

Quella delle bancarelle è legge regionale lasciata all'autonomia provinciale e comunale, mentre quella dei 30 litri è norma di legge nazionale, sulla quale ci sarebbe da aprire un dibattito lunghissimo... sicuramente è già qualcosa :-(

MarZissimo

Uhmm....non so....sembra che la discussione stia prendendo una piega un filo strana...

Jumpman sicuramente le tue intenzioni sono buone, su questo sono abbastanza sicuro, però c'è da dire che sebbene tutti nel privato possiamo fare quello che vogliamo (non posso andare a casa di Roberto e fregargli i channoides, obbligando a tenere al loro posto i Betta ferox, per fare un esempio), ci sono dei "perchè" e dei "percome" che fanno si che alcune cose siano assolutamente giuste e alcune cose siano assolutamente sbagliate.

Ora, tenuto presente che fare la cosiddetta (e mai praticata, se non in casi DAVVERO rari) acquariofilia consapevole è qualcosa verso cui tendere, e che quasi mai si ha una giusta visione d'insieme di quelli che sono i problemi che si devono affrontare, cerco di fare un super brevissimo discorso a cappello, in modo da chiarire alcuni punti che ritengo FONDAMENTALI.

La nostra associazione è ovviamente a carattere nazionale, e diciamo per quanto possibile cerca di rappresentare l'acquariofilia "labrintica" (passatemi il termine orribile) di questo nostro stivale anche all'estero.
In quanto tale non può soffermarsi soltanto alla cura del pesciolino dentro alla singola vasca, ma deve anche guardare con una profondità differente i vari problemi.
Quindi va bene parlare di litraggio minimo, di ph, di alimentazione, di riproduzione, di allevamento, di quello che volete...ma ci sono anche un discorsi che vanno oltre queste (relativamente) semplici tematiche.

Uno di questi è quello della preservazione della fauna autoctona dei vari specchi d'acqua, che poi inevitabilmente si allaccia alla lotta contro l'inserimento di fauna alloctona nei suddetti specchi.
Tenere dei pesci dentro casa porta delle complicazioni per quanto riguarda il loro allevamento, mentre liberare dei pesci "alla membro di segugio" può avere conseguenze DEVASTANTI.
Considera che si parla di immettere uno strato nella piramide che rappresenta la catena alimentare di un determinato biotopo. La conseguenza può anche essere quella di far SCOMPARIRE determinate specie autoctone, in favore di quelle alloctone introdotte dall'uomo.
E di str@nzate galattiche in questo senso se ne stanno vedendo a frotte purtroppo!!!!
Qua da me, nelle Marche, c'è un'oasi chiamata "oasi di ripa bianca". Un uccello migratore nidifica SOLO LÌ, in mezzo ai canneti.
Da bravo etologo, non so chi, per sterminare i topi, almeno a quanto si dice, ha introdotto LE NUTRIE.
Le suddette nutrie stanno fracassando TUTTE le canne con i loro dentini, e il risultato potrebbe essere l'estinzione della specie di uccello migratore.
Altro esempio "recente": vicino Roma ci sono delle sorgenti termali..quindi acqua quasi tropicale 12 mesi l'anno...la gente intelligentemente c'ha buttato i guppy....con la velocità di proliferazione, l'ingordigia, e la resistenza di questi animali, il risultato è stato che ora in quelle acque nuotano SOLO guppy. E la colpa è sicuro 100% di qualche privato che mosso da commozione, non sapendo più che farne, ha liberato i pesci per farli stare meglio...con la conseguenza di avere sterminato la fauna autoctona di quei corsi d'acqua.
Altro (e poi mi fermo) esempio: C'è un video postato da Riccardo pochi giorni fa sui Channa. Per quanto il video sia una grassa "americanata" puntata più sul sensazionalismo che sull'acquariofilia, trovo disarmante il fatto che in america, qualche privato ha preso come al solito i pesci alla membro di segugio, importandoli dall'asia, e poi liberandoli nei corsi d'acqua circostanti la propria abitazione. l risultato è che se per caso, come è successo per i Channa, i guppy e le nutrie l'animale che si immette, sopravvive e si adatta alla nuova sistemazione, inevitabilmente sconvolge tutto l'equilibrio creatosi fino al momento del suo inserimento. Poi vabè nel caso dei Channa è spaventoso perchè sono degli animali di ferro e stanno in cima alla catena alimentare, praticando anche le cure parentali...praticamente sono inamovibili una volta adattate...

Tutto questo per far capire che da una azione magari dettata dalla volontà di fare del bene, si possono scatenare delle conseguenze davvero spiacevoli, se non si guarda oltre il banale "sentimentalismo alla disney" (e, ci tengo a sottolinearlo, sono un appassionato dei capolavori di Walt fin da quando ero piccolo, e lo sono tutt'oggi forse anche in maggior misura).

In conclusione, mai, mai, mai, mai, mai, mai, MAI, immettere dei pesci in specchi d'acqua non privati. MAI. Pure se sembra la cosa più innocua di questo mondo.
Considerate che hanno pescato Astronotus nel Po....

Quindi, riprendendo il discorso iniziale, io posso anche capire che tu sia mosso da buone intenzioni, ma comprare un animale e lasciarlo poi in un corso d'acqua non tuo, quindi non controllato, è sbagliato. Non c'è "se" e non c'è "ma". Poi è chiaro che io non sto lì e non posso impedirti di fare nulla, ma secondo me questi son ragionamenti che vengono PRIMA di diventare vegani.

Tornando invece con il paraocchi e pensando un attimo alla "situazione acquario", posso dirti, come hanno già fatto gli altri, che NON è praticabile.
Sia per un fattore di alimentazione, sia per un fattore comportamentale (la carpa è un bulldozer...lo splendens è schivo, riservato, non è abituato a una montagna che gli fa casino ogni minuto di ogni giorno), sia per un fattore di temperatura, sia per un fattore di allestimento della vasca, e per ultimo e più importante, per un fattore di corretta crescita della carpa.
Un pesce non cresce mai correttamente in ambienti angusti, e rimane nano. Non troverai mai un pesce che cresce troppo per la vasca in cui lo metti...rimarrà sempre e comunque nano. Il nanismo è una crudeltà senza senso, perchè dettata soltanto dall'egoismo di chi detiene l'animale a forza in un contenitore troppo piccolo perchè questo si sviluppi correttamente.

Quindi, per chiudere:
Citazioneeh già,diciamo che la mia era 1 idea 1 po malsana,ma che comunque non trovo fuori luogo nonostante le vostre opinioni.
L'idea È fuori luogo.
Che poi puoi non voler vedere le ragioni è un conto, ma queste ci sono eccome...

P.s. Il tono con cui ho scritto questo messaggio è abbastanza formale perchè secondo me questi sono temi ancora più importanti del "Tolgo prima la femmina o il maschio"? "A quanti giorni smetto di dare l'artemia?", "Se accoppio il nero con il giallo cosa esce fuori?", qui si parla della tanto decantata biodiversità che la gente strenuamente continua a nominare quando si parla di ibridazione e selezione, fregandosene poi di quando la biodiversità viene intaccata sul serio.
Non ce l'ho con nessuno e non voglio bacchettare nessuno, soltanto chiarire alcuni punti, perchè poi non si possa dire che qua da noi certe cose non vengono dette ;)
solo non selezionati :-)

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Roberto Silverii

MarZ ha fatto un discorso giustissimo e molto più completo del mio..volevo solo citare un altro paio di casi simili per far capire l'effettiva gravità del gesto:
- Gamberi "killer" americani: stanno soppiantando le specie autoctone di gambero di fiume in quanto sono più grossi, più voraci e più prolifici.
- Trota iridea: anche in questo caso ha già sostituito e sta ancora sostituendo la Trota fario autoctona dell'italia o la trota lacustre.
- Scoiattolo americano: in Piemonte stanno "passando i guai" perchè sta sostituendo quello autoctono.
- Daino: non fa danni, ma è un animale asiatico importato per bellezza e per la caccia che ora vive nei nostri parchi insieme al capriolo e al cervo, pur non essendo originario dell'Italia.
- Cinghiale balcanico: è stato importato per la caccia in quanto grosso il doppio di quello italico (ormai quasi estinto) e molto più prolifico..adesso è stato un pò ridimensionato tra caccia umana e caccia dei lupi, ma nel decennio passato ha fatto danni enormi all'agricoltura.
- Nutrie e visoni: ti ha già detto MarZ, vengono liberati dagli allevamenti di animali da pelliccia da animalisti che non hanno un minimo di nozioni di biologia, distruggendo poi gli ecosistemi.

E ci sono altri casi..bisogna fare una attenzione enorme perchè si rischia di distruggere completamente delle nicchie ecologiche uniche come ne abbiamo solo in Italia :)

PS
oltre a questo discorso ce n'è un altro parallelo di tipo sanitario: una specie proveniente da un altro continente sicuramente si porta dietro tutta una serie di microrganismi patogeni tipici di quell'ambiente.
In seguito ad una co-evoluzione ospite-parassita quei microrganismi possono risultare totalmente innocui per quella specie, ma una volta intromessi in un nuovo ambiente trovano degli animali da infettare..animali il cui sistema immunitario non ha mai conosciuto quel patogeno, quindi sono totalmente vulnerabili a quella malattia e si rischiano vere e proprie epidemie distruttive.

jumpman 53

[quote="MarZissimo" post=57223]Uhmm....non so....sembra che la discussione stia prendendo una piega un filo strana...

Jumpman sicuramente le tue intenzioni sono buone, su questo sono abbastanza sicuro, però c'è da dire che sebbene tutti nel privato possiamo fare quello che vogliamo (non posso andare a casa di Roberto e fregargli i channoides, obbligando a tenere al loro posto i Betta ferox, per fare un esempio), ci sono dei "perchè" e dei "percome" che fanno si che alcune cose siano assolutamente giuste e alcune cose siano assolutamente sbagliate.

Ora, tenuto presente che fare la cosiddetta (e mai praticata, se non in casi DAVVERO rari) acquariofilia consapevole è qualcosa verso cui tendere, e che quasi mai si ha una giusta visione d'insieme di quelli che sono i problemi che si devono affrontare, cerco di fare un super brevissimo discorso a cappello, in modo da chiarire alcuni punti che ritengo FONDAMENTALI.

La nostra associazione è ovviamente a carattere nazionale, e diciamo per quanto possibile cerca di rappresentare l'acquariofilia "labrintica" (passatemi il termine orribile) di questo nostro stivale anche all'estero.
In quanto tale non può soffermarsi soltanto alla cura del pesciolino dentro alla singola vasca, ma deve anche guardare con una profondità differente i vari problemi.
Quindi va bene parlare di litraggio minimo, di ph, di alimentazione, di riproduzione, di allevamento, di quello che volete...ma ci sono anche un discorsi che vanno oltre queste (relativamente) semplici tematiche.

Uno di questi è quello della preservazione della fauna autoctona dei vari specchi d'acqua, che poi inevitabilmente si allaccia alla lotta contro l'inserimento di fauna alloctona nei suddetti specchi.
Tenere dei pesci dentro casa porta delle complicazioni per quanto riguarda il loro allevamento, mentre liberare dei pesci "alla membro di segugio" può avere conseguenze DEVASTANTI.
Considera che si parla di immettere uno strato nella piramide che rappresenta la catena alimentare di un determinato biotopo. La conseguenza può anche essere quella di far SCOMPARIRE determinate specie autoctone, in favore di quelle alloctone introdotte dall'uomo.
E di str@nzate galattiche in questo senso se ne stanno vedendo a frotte purtroppo!!!!
Qua da me, nelle Marche, c'è un'oasi chiamata "oasi di ripa bianca". Un uccello migratore nidifica SOLO LÌ, in mezzo ai canneti.
Da bravo etologo, non so chi, per sterminare i topi, almeno a quanto si dice, ha introdotto LE NUTRIE.
Le suddette nutrie stanno fracassando TUTTE le canne con i loro dentini, e il risultato potrebbe essere l'estinzione della specie di uccello migratore.
Altro esempio "recente": vicino Roma ci sono delle sorgenti termali..quindi acqua quasi tropicale 12 mesi l'anno...la gente intelligentemente c'ha buttato i guppy....con la velocità di proliferazione, l'ingordigia, e la resistenza di questi animali, il risultato è stato che ora in quelle acque nuotano SOLO guppy. E la colpa è sicuro 100% di qualche privato che mosso da commozione, non sapendo più che farne, ha liberato i pesci per farli stare meglio...con la conseguenza di avere sterminato la fauna autoctona di quei corsi d'acqua.
Altro (e poi mi fermo) esempio: C'è un video postato da Riccardo pochi giorni fa sui Channa. Per quanto il video sia una grassa "americanata" puntata più sul sensazionalismo che sull'acquariofilia, trovo disarmante il fatto che in america, qualche privato ha preso come al solito i pesci alla membro di segugio, importandoli dall'asia, e poi liberandoli nei corsi d'acqua circostanti la propria abitazione. l risultato è che se per caso, come è successo per i Channa, i guppy e le nutrie l'animale che si immette, sopravvive e si adatta alla nuova sistemazione, inevitabilmente sconvolge tutto l'equilibrio creatosi fino al momento del suo inserimento. Poi vabè nel caso dei Channa è spaventoso perchè sono degli animali di ferro e stanno in cima alla catena alimentare, praticando anche le cure parentali...praticamente sono inamovibili una volta adattate...

Tutto questo per far capire che da una azione magari dettata dalla volontà di fare del bene, si possono scatenare delle conseguenze davvero spiacevoli, se non si guarda oltre il banale "sentimentalismo alla disney" (e, ci tengo a sottolinearlo, sono un appassionato dei capolavori di Walt fin da quando ero piccolo, e lo sono tutt'oggi forse anche in maggior misura).

In conclusione, mai, mai, mai, mai, mai, mai, MAI, immettere dei pesci in specchi d'acqua non privati. MAI. Pure se sembra la cosa più innocua di questo mondo.
Considerate che hanno pescato Astronotus nel Po....

Quindi, riprendendo il discorso iniziale, io posso anche capire che tu sia mosso da buone intenzioni, ma comprare un animale e lasciarlo poi in un corso d'acqua non tuo, quindi non controllato, è sbagliato. Non c'è "se" e non c'è "ma". Poi è chiaro che io non sto lì e non posso impedirti di fare nulla, ma secondo me questi son ragionamenti che vengono PRIMA di diventare vegani.

Tornando invece con il paraocchi e pensando un attimo alla "situazione acquario", posso dirti, come hanno già fatto gli altri, che NON è praticabile.
Sia per un fattore di alimentazione, sia per un fattore comportamentale (la carpa è un bulldozer...lo splendens è schivo, riservato, non è abituato a una montagna che gli fa casino ogni minuto di ogni giorno), sia per un fattore di temperatura, sia per un fattore di allestimento della vasca, e per ultimo e più importante, per un fattore di corretta crescita della carpa.
Un pesce non cresce mai correttamente in ambienti angusti, e rimane nano. Non troverai mai un pesce che cresce troppo per la vasca in cui lo metti...rimarrà sempre e comunque nano. Il nanismo è una crudeltà senza senso, perchè dettata soltanto dall'egoismo di chi detiene l'animale a forza in un contenitore troppo piccolo perchè questo si sviluppi correttamente.

Quindi, per chiudere:
Citazioneeh già,diciamo che la mia era 1 idea 1 po malsana,ma che comunque non trovo fuori luogo nonostante le vostre opinioni.
L'idea È fuori luogo.
Che poi puoi non voler vedere le ragioni è un conto, ma queste ci sono eccome...

P.s. Il tono con cui ho scritto questo messaggio è abbastanza formale perchè secondo me questi sono temi ancora più importanti del "Tolgo prima la femmina o il maschio"? "A quanti giorni smetto di dare l'artemia?", "Se accoppio il nero con il giallo cosa esce fuori?", qui si parla della tanto decantata biodiversità che la gente strenuamente continua a nominare quando si parla di ibridazione e selezione, fregandosene poi di quando la biodiversità viene intaccata sul serio.
Non ce l'ho con nessuno e non voglio bacchettare nessuno, soltanto chiarire alcuni punti, perchè poi non si possa dire che qua da noi certe cose non vengono dette ;)[/quote]


ragazzi io sono daccordo con voi,però avete scritto tutte queste cose,senza sapere che nel laghetto dove le avrei liberate ci sono già koi e carassi,e non specie autoctone.
Quindi i ma e i se ci sono per bene,so benissimo dei disastri creati dall'immissione di specie alloctone,tra l altro avete tralasciato le tartarughe con le guance rosse.
In secondo luogo,quello è 1 laghetto artificiale molto grosso,non ci sono specie autoctone ma è popolato solo da specie ''estranee''.

Poi di sicuro in acquario non vanno bene insieme,ma credo cmq che quei pesci preferiscano stare in 1 acquario di betta,+ tosto che in uno di piranha :P

Roberto Silverii

Sisi ma ci mancherebbe, si fanno sempre discorsi più ampi e generici..alla fine è bello parlare e confrontarsi tutti insieme :)

Ho dimenticato proprio le tartarughe dalle guance rosse..tra le specie che hanno fatto più danni! E ho dimenticato anche i siluri..! :(

jumpman 53

già,tuttavia segnalo la presenza di un laghetto in provincia di milano,dove apposta per salvaguardare le tartarughe italiane si offre come orfanotrofio di tartraughe con guance rosse o cmq tutte quelle tropicali.