Piccoli rainbowfish biforcuti

[gamgam]

Anche il più accanito allevatore di Betta wildform apprezza il brio e l'allegria di un gruppo di piccoli shoaling o schooling fish dagli occhi colorati in una vasca dedicata, da osservare tra una pausa e l'altra dei lunghi appostamenti davanti a grandi vasche buie ed immobili in cui un raro esemplare di betta mostra mezzo centimetro di pinna per pochi secondi al giorno :lol:

E' così che ho sentito parlare di rainbowfish in associazione, mentre cercavo pareri sui Danio margaritus (Microrasbora galaxy) dai più esperti soci wildofili e plantacquaristi (altra categoria che ha un trasporto naturale per i nanofish che si muovono in banchi).

Ecco come è successo.

Max (T_M) mi aveva appena consigliato di dare un'occhiata ai rainbowfish come alternativa ai margaritus. Il Sabato successivo vado a trovare l'amico Claudio, che gestisce il miglior negozio di acquari a nord di Matera e a sud di Ranco (ho tre amici che hanno un negozio). Come sempre, gli chiedo se gli è arrivato qualche pesce particolare (da guardare, perché allevo sempre le stesse cose da me) e lui mi dice "Ah sì, mi sono arrivate delle popondetta e pensavo proprio a te". Le coincidenze non capitano mai per caso ed eccomi con 12 Pseudomugil furcatus (Popondetta dal nome della località in cui sono stati trovati per la prima volta) in una vasca che, a mio umile parere di neofita della specie, sembrava aspettare solo loro.

Inizio questa esperienza condividendo per ora quello che ho potuto osservare in tre settimane. Innanzitutto sono molto belli e appena inseriti in una vasca tranquilla acquistano un bellissimo colore giallo sulle pinne e azzurro sugli occhi. La forma delle pinne dei maschi è sorprendente, oltre alla caudale biforcata sembrano avere delle alette colorate. Sono degli shoaling fish, cioè non si muovono in un banco compatto ma hanno bisogno di stare insieme in gruppetti numerosi. Impazzizscono letteralmente per i naupli di artemia vivi, mentre ignorano cose più piccole come i microworms, ma si adattano di buon grado a validi microgranulari (Artemia grains 35 ad esempio). Sono voraci e vanno alimentati con parsimonia perché altrimenti esagerano. Gradiscono acqua dura (250-500 ppm, cioè valori anche maggiori dell'acqua di rubinetto di Roma che esce a 300 ppm, 600 uS) e pH superiori a 7. Con questi valori e una temperatura di circa 25,5 C, dopo sole tre settimane ho osservato un avannotto in vasca. Come dire... grandi! L'unico accorgimento è stato di garantire la presenza di un grande cespuglio galleggiante di riccia e muschio, che tra l'altro c'era già, e di una vasca con molti nascondigli a vari livelli di altezza, pur lasciando ampio spazio di nuoto (non sono prioprio nanofish perché crescono col tempo fino a 3-4cm)
Una certa corrente di acqua (normale filtraggio) non sembra infastidirli.

Prometto qualche foto e qualcosa di più sui comportamenti nei prossimi giorni, ma aspetto anche contributi da chi li ha avuti prima e per più tempo ;-)

[roby-83]

Adoro quei pesci, non han mulla da invidiare ai danio margaritatus

[Cadore]

Seguo molto interessato Matteo!!

[Roberto Silverii]

Matteo, é sempre un piacere leggere le tue esperienze!


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[Avvy]

Ho allevato per un po' di tempo pure io i furcatus, in una vasca assieme alle Melanotaenia praecox. Sono pesci molto belli e vivaci, adorano le piante alte ma non sono infastiditi dalla luce. Io li tenevo in vasca senza riscaldatore (quindi dai 20 gradi a salire). Già quando le temperature arrivavano sui 23 gradi i maschi erano sempre in parata davanti alle femmine, sempre intenti a farsi belli e a spintonarsi per ottenere il "palco" tutto per sé. A me avevano deposto le loro piccole uova trasparenti tra i rami del ceratophillum e mangiavano di tutto.
Per chi volesse approfondire, su internet c'è anche un sito in inglese dedicato ai pesci arcobaleno, con anche la possibilità di scaricare un bel libro in pdf.

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