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Fattori ambientali e sex ratio nei Betta: uno studio dell'AAA

Aperto da Roberto Silverii, Gennaio 09, 2014, 10:48:11 AM

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Roberto Silverii

Ciao a tutti!

La (presunta) modificazione della sex ratio da parte di fattori ambientali (temperatura, pH e durezza dell'acqua in primis) è un argomento che regolarmente torna di attualità tra gli appassionati dei Betta.
L'incidenza della temperatura nella determinazione del sesso durante la vita embrionale è un fattore comprovato nei rettili..ma nei Betta? Esiste qualcosa del genere o il sesso è determinato solo a livello cromosomico? (quindi con una sex ratio di 50:50 su grandi numeri).
Tralasciando i soliti fenomeni del web che affermano di poter indirizzare il sesso dei nascituri a proprio piacimento (senza mostrare però uno studio di riferimento, anche casalingo), cosa c'è di vero?

A partire dal 1985 e per una durata di 24 mesi, è stato fatto uno studio dall'Associazione Acquariofili Abruzzese proprio sui Betta splendens e sull'influenza del pH nella determinazione del sesso dei nascituri.
Il risultato non è stato però indicativo, vi riporto il sunto dello studio, scannerizzato dal libro "Sotto il segno dei pesci" pubblicato per il 25ennale dell'AAA:

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Come avrete letto, lo studio non ha portato a risultati concreti, anche se è stato effettuato con criteri abbastanza precisi, che per una ricerca del genere, anche se non scientifica in senso stretto, sono imprescindibili: lungo periodo di ricerca, elevati numeri di riferimento, equiparazione dei valori dell'acqua (lavorando tutti nella stessa zona, non dev'essere stato difficile).

Io in 55 riproduzioni documentate dal 2009 ad oggi (di quelle precedenti non ho, purtroppo, tenuto nota) non ho mai avuto variazioni significative della sex ration, ed ho riprodotto ed allevato a temperature comprese tra i 26 ed i 30°C, con range di pH da 6,5 a 7,5.

Voi che esperienze avete avuto in merito?

topo

#1
A me è capitato di avere ripro con tantissimi maschi e altre all'opposto.
Ma mi pare opportuno fare una domanda: non sarebbe per essere realistica che si esaminassero le uova fecondate? Perche ad aspettare di poter sessuare ci sono un numero di fattori che potrebbero influenzare la sex ratio e inficiare ogni statistica. Ergo, qualsiasi studio a livello amatoriale da risiltati a mio parere non scentifici. A favore della mia tesi ho che le ripro con minori perdite (oltre i cento avvannotti sessabili) erano vicinissime al cinquanta per cento, mentre le differenze su nidiate inferiori al cinquanta sopravissuti avevo variazioni epiche: il limite? La cs10, 15 pesci arrivati alla sessuabilita, 11 maschi.
andrea queirolo, topo ;)

Roberto Silverii

Si è chiaro che per avere delle certezze, o almeno un risultato indicativo, andrebbero fatti dei test in laboratorio, con delle riproduzioni dove i valori sono uguali per tutte le nidiate, cambiando un solo parametro per volta (ad esempio, la temperatura) e con numeri sufficientemente alti da essere statisticamente rilevanti.
Inoltre come dici tu, i Betta dovrebbero essere sessati con delle analisi genetiche e non "a occhio", in quanto come sappiamo bene spesso alcuni maschi risultano "silenti" :)

Brendan

Mi ha sempre affascinato questa cosa, sarebbe da studiare davvero in modo scientifico. Appena torno in facoltà provo a chiedere alla prof di fisiologia..

Ps: ma non può essere un caso di ermafroditismo proteandrico?

Roberto Silverii

Potrebbe essere anche quello, ma non abbiamo modo di provarlo, almeno non noi come hobbysti..certo che tu come studente di ittiopatologia qualcosa potresti fare :)

Brendan