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Convivenza con cardinali e altri caracidi

Aperto da jumpman 53, Dicembre 28, 2012, 02:57:15 AM

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jumpman 53

Ciao a tutti,

volevo avere un parere da un esperto riguardo alla convivenza con p.axelrodi(mi riferisco a pesci sani,e abbastanza grandi,che non possono essere attaccati da 1 betta).


Io nella mia ignoranza e sentendo il parere del negoziante,ho allestito 2 vasche di cui una popolata da caracid(cardinali,,neon,neon rosa,black emperor e 2 ciprinodi della thailandia.

Diciamo che ho fatto un mix tra sud america e asia e africa.La vasca è da 80lt molto piantumata con anubias.in 1 anno e mezzo vi riporto il bilancio di questo allestimento multicontinentale

neon 8/14
cardinali 8/8
betta splendens (pessimo bilancio dovuto a malainformazioni,son sincero 2 deceduti per malattia e 2 uccisi dalla femmina,e infine 3 femmine uccise dai maschi)3/7
Tetra emperor 3/4

Numeri riferiti a quanti sono ancora in vita e quelli comprati)

Al di là di una moria di neon e a ignoranza(vedi acquario aperto con betta:blush: Come vedete stanno bene,vivono,han colori brillanti ,a volte ci sono inseguimenti ma nientedi grave.

Sono tutti vivi e vegeti da maggio 2011,quindi tot 19 caracidi e1betta femmina,


spero di non avervi annoiato

gamgam

Come avrai letto, sia qui che in altri posti, e' una convivenza sconsigliata per varie ragioni. I neon e cardinali in natura vivono in acque con valori diversi dai Betta, infatti si riproducono preferibilmente a temperature di 24 gradi, durezza minima e pH acidi. I Betta splendens preferiscono acque leggermente piu calde, dure e neutre. I neon sono più frenetici e in gruppo tendono a sottrarre il cibo ai Betta col rischio che gli uni mangino troppo o gli altri poco. Viceversa possono essere predati se sono piccoli.
Naturalmente l'adattabilità naturale di questi animali, il fatto che specie cresciute in cattività siano meno sensibili ai valori dell'acqua, e anche un po' di fortuna, possono far comunque funzionare la convivenza in vasche non troppo piccole. Il carattere stesso dei singoli Betta può influenzare positivamente o negativamente la cosa.

C'è un altro punto importante. Come hai sottolineato, vengono da parti completamente diverse del mondo. Agli occhi della maggioranza di appassionati di acquari, una vasca che mescola pesci di diverse provenienze sarà sempre meno bella di una vasca che riproduce un ambiente naturale autentico nelle migliori condizioni possibili per i suoi abitanti. ;-)
Matteo :cheer:

MarZissimo

Ciao
Ti do una chiave di lettura che tempo fa un noto acquariofilo italiano diede a me, con il risultato di "aprirmi" letteralmente la mente, nel contesto acquariofilo.

Quando andiamo al negozio vediamo tantissimi pesci che stanno nelle medesime vasche e sembrano lì per lì godere della medesima buona salute.
Dietro quella parvenza di ottimalità c'è un numero indecente di decessi, sia immediatamente dopo l'arrivo dall'import, sia con cadenza giornaliera, dovuta a diversi fattori.
Partendo dal primo punto, posso dirti che, specialmente i caracidi, vengono pescati a migliaia nei fiumi amazzonici e importati per due lire in Europa. Nel trasporto ne muoiono MILIARDI per scarsa igiene, per mancanza di ossigeno e per condizioni di trasporto indegne per gli esser viventi. Per questo motivo al momento dell'acquisto, è possibile che alcuni pesci appena comprati, possano venir meno a causa dell'ulteriore stress dal negozio all'inserimento nell'ennesima nuova casa.
Già solo per questa ragione non andrebbero comprati caracidi "wild", ma purtroppo è tanto più facile ed economico pescarli (e a seguito importarli) nei biotopi d'origine, che la maggior parte non viene riprodotta nell'hobby, e ci si limita a vederli come pesci "che fanno scena" e sostanzialmente irriproducibili (cosa assolutamente non vera).
L'idea di andare a chiedere ai negozianti se i pesci siano di cattura o riprodotti sinceramente la vedo utopica, nel senso che ancora in Italia la nostra sensibilità non ci permette di far si che questo diventi una moda, e che quindi venga una volta per tutte disincentivata la pesca e l'import massivo di pesci tropicali...ma due righe ce le ho sprecate ugualmente, magari chissà...a qualcuno salta la mosca al naso ;)

Passando invece per l'altro punto...le note diventano dolenti...nel senso che una volta esclusa la morte da stress...le altre NON ci devono essere.
Ovviamente la mia non è una critica verso di te, jumpman53, anche perchè il solo fatto di aver aperto il topic per migliorare fa capire che ci tieni, ma è un discorso in generale.
I pesci che vediamo nei nostri acquari hanno impiegato secoli per diventare così come li vediamo, e ogni singola scaglia e/o sfumatura e/o comportamento, ha un perchè.
Ciascun pesce presenta un corpo adatto a sopportare degnamente le condizioni di vita che gli offre il biotopo nel quale si è evoluto, e se queste condizioni vengono meno, cerca di adattarsi come meglio può, ma inevitabilmente, prima o poi va in contro a morte prematura e/o malattie e/o altre fini poco consone.
Esempio lampante sono i Paracheirodon innesi (i volgarmente chiamati neon), che hanno bisogno, come tutti i pesci amazzonici, di un periodo di "secca" e di un periodo di "pioggia", oltretutto necessitano anche di un periodo in cui le T si abbassano notevolmente, anche fino a 13°, in cui si riproducono.
Al contrario i cardinali amano T più alte.
Questo per dire che a ciascun pesce è, o meglio dovrebbe essere, affidata una gestione di una vasca. Vanno bene le convivenze, ma soltanto quando le varie specie condividono gli stessi valori dell'acqua, gli stessi habitat, gli stessi squilibri stagionali, la stessa alimentazione, e così via..
Andare contro a questa cosa significa inevitabilmente una delle due seguenti opzioni:
- Una specie vive meglio dell'altra o delle altre.
- Si trova un compromesso che non va bene a nessuno.

Quando si verifica questo si hanno inevitabilmente i decessi e/o le fini non gloriose di cui sopra.
A mio modesto parere a parte le morti per stress da viaggio, le altre morti che notoriamente i negozianti ci fanno passare per "normali", noi, come acquariofili consapevoli, dovremmo evitarle il più possibile, se non eradicarle completamente.
È vero che di innesi te ne sono rimasti 8...ma ne hai persi ben 6! Questo è indice che ovviamente qualcosa non va...a prescindere dal Betta.

Non solo come detto gli innesi con gli axelrodi non c'entrano nulla, ma entrambe le specie a loro volta non c'entrano nulla con lo splendens.
In sud america le stagioni si susseguono con degli sbalzi di chimica e temperatura pazzeschi, per cui i cardinali viaggiano in acqua con conducibilità bassissima e ph che oscilla da appena sotto al 7 a sotto al 5,5.
Una cosa così uno splendens non la tollererebbe...se lo porti a 13° lo congeli, se lo porti a ph 5 lo squagli..
In sostanza la risposta che mi sento di darti è che la convivenza da te proposta non ha le basi per sussistere, e che inevitabilmente porterà a dei decessi prematuri (i pesci vivono molti anni in assenza di predatori e con cibo a disposizione giornaliera come accade nelle nostre vasche), che ovviamente vanno evitati :)

Potevo ovviamente scrivere soltanto le ultime 4 righe, ma ho preferito dilungarmi per farvi capire il concetto che a suo tempo a me aprì la mente.
Cioè il discorso praticamente è questo: nella situazione attuale, i pesci che vediamo al negozio, devono ritenersi fortunati a finire nelle nostre vasche...e devono campare ANNI E ANNI, beatamente e come dio comanda, prima di morire, così come accade per i cani, i gatti, i cavalli e i rettili.
solo non selezionati :-)

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MarZissimo

ops...Matteo hai postato mentre componevo il messaggio...non avevo visto...sorry allora per la lungaggine :)
solo non selezionati :-)

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gamgam

Scherzi, sei stato molto più accurato di me nella risposta :cheer:
Matteo :cheer:

jumpman 53

capisco cosa intendi,sono un animalista e sono daccordissimo con te,a sto punto la cosa che mi verrebbe da fare nell'immediato è riportare al negozio almeno i.p innesi.dite che li riprendono in dietro?

pure io sono contro la cattura di pesci wild,beh cmq mi spiace per il mio mix non riuscito,io mi ero limitato a vedere che la provenzienza degli innesi/axelrodi era ric onducibile allo stesso bacino idrografico....xò parlo di info prese su internet,

non la prendo assolutamente come una critica anzi,ben venga,mi fido del vostro parere e so che tenete ai pesci.

dunque anche la convivenza con solo cardinali è sconsigliata da quanto ho capito,anche se a mio avviso ci potrebbe anche stare,più che altro perchè vedo i miei cardinali che scoppian di salute,
purtroppo i neon son stati un regalo..,ora che mi consigliate di fare???


anche con lealtre 2 specie che ho citato 3 black emperor tetra e neon rosa,

premetto che ho 1 amica che studia biologia all'università e lei stessa mi aveva detto che entro determinati valori axelrodi e betta vivon bene insieme.......boh non so a chi dare ascolto,

dunque voi mi consigliereste di ridare tutti i pesci indietro???? non credo se li riprendaaa


grazie 1000 per i consigli cmq li terrò presente da ora in poi

jumpman 53

ragazzi,non voglio mettere in dubbio i vostri pareri,

ma chi risponde alle domande della gente è acquariofilo esperto oppure è uno che ha studiato specie acquatiche???

perchè un conto è essere esperti di acquari,un conto è avere nozioni di base scientifiche che testimoniano la cosa,in qualsiasi caso la mia è 1 pura domanda e non vuole essere 1 critica,

PS pongo questo dubbio poichè su internet ho trovato valori discordanti riguardo ai valore per dove tenere cardinali caracidi ecc



saluti

gamgam

Troverai sempre siti che ti dicono che sopravvivono in ampi range di parametri. Ma non vuol dire che vivano bene e che sia corretto tenerli così.
A Roma per vent'anni hanno tenuto un orso polare in una vasca all'aperto dello zoo. Oggi non lo farebbe nessuno.

Questo e' un articolo scientifico che riporta valori di pH a cui vivono i Paracheirodon axelrodi

http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S0044-59672004000100009&script=sci_arttext&tlng=en

Sono valori al di sotto del 6. Ne puoi trovare altri sul web. Per tutto il resto valgono le considerazioni già fatte.

Ovviamente siamo qui per discutere in base alla nostra esperienza personale. Nessuno pretende di dare risposte da una cattedra in questo forum ;-)
Matteo :cheer:

jumpman 53

credo purtroppo sia 1 abitudine comune avere orsi polari negli zoo