ahahahah...si fà per parlare ovviamente...ma qualcuno di voi sà quali siano le pene per l'esportazione di pesci?? :laugh: :laugh: :laugh: ...cioè si rischia la galera o solo multe?? :silly: :silly: :silly:
A cosa ti riferisci di preciso? Parliamo di traffico di pesci protetti?
Dipende anche da quali sono i paesi in gioco e se commetti altri reati per farlo.
Nel senso che se porti di persona pesci allevati da te e non protetti, dall'Italia alla Francia, per una mostra, non fai niente di male. Se invece li importi da Singapore a fini commerciali, corrompendo un funzionario pubblico per farli uscire dall'areoporto senza quarantena, certificati e dazi, stai commettendo alcuni reati (la corruzione ad es.) che possono comportare la galera.
Se poi lo fai su specie protette, in maniera organizzata, con la collaborazione di più persone per alimentare un commercio nascosto, allora scattano violazioni gravi a al limite anche l'associazione a delinquere...
Qualche volontario che ti porta le arancie, lo troviamo....:P :laugh:
Più o meno è come dice gamgam, entrando nel dettaglio dal 2009 con l'applicazione dell regolamento n°719/2009 bisogna distinguere tra specie protette ( CITES ), specie vettrici, specie non vettrici... Solitamente con un import o export, fatto a regola d'arte si rilascia il certificato di sanità del paese terzo fuori Comunità europea, ma facente parte all'ufficio internazionale delle epizoozie , i pesci arrivano in aeroporto, se sono specie non vettrici ( e non sono specie da consumazione ma ornamentali) possono essere immediatamente trasportate su mezzi idonei al proprio centro di stabulazione , ovviamente deve avere certificato dell'asl che ne attesta le Regole vigenti in materia di sicurezza per i pesci e per l'uomo ,poi bisogna pagare tutti eventuali sdoganamenti ect...... Se sono specie vettrici come i generi: Catla,Channa,Labeo,Mastacembalus,Punctuius, Trichogaster ect.... Vengono portati in centri di quarantena nazionali dove un veterinario ufficiale ne constata e monitora la salute, il periodo di quarantena va da: 60 giorni i pesci, 40 giorni i crostacei, 90 giorni i molluschi...Per quelli sotto tutela Cites la cosa è molto più complessa....
Contravvenendo a quanto detto si rischiano da 6 mesi a 10 anni di galera, e fino a 100.000 € di multa ( se fossimo in un paese serio dove si applicano a tutti le leggi)
P.s. Scusa gamgam ho voluto solo precisare ;) , un saluto dalla Germania ( che freddo :S )
[quote="gamgam" post=53384]Dipende anche da quali sono i paesi in gioco e se commetti altri reati per farlo.
Nel senso che se porti di persona pesci allevati da te e non protetti, dall'Italia alla Francia, per una mostra, non fai niente di male. Se invece li importi da Singapore a fini commerciali, corrompendo un funzionario pubblico per farli uscire dall'areoporto senza quarantena, certificati e dazi, stai commettendo alcuni reati (la corruzione ad es.) che possono comportare la galera.
Se poi lo fai su specie protette, in maniera organizzata, con la collaborazione di più persone per alimentare un commercio nascosto, allora scattano violazioni gravi a al limite anche l'associazione a delinquere...[/quote]Matteo ma ti pare che qualcuno in AIB faccia una cosa del genere??:P
la questione è nata perchè vorrei riportare un souvenir vivo da Londra (un comunissimo pesce rosso per il mio 200lt):drop: :drop: :finger:
Se andrai solo col bagaglio a mano te lo puoi scordare :P
perchè? cosa si dovrebbe fare per portarsi dietro dei "Souvenirs vivi"?
Viaggiare in auto o in treno entro i confini comunitari :cheer:
In aereo e' vietato imbarcarli nel bagaglio a mano. Anche perché non si può portare contenitori con liquidi a bordo. ;)
capito =)
Vabe tra 2 giorni partiamo,se troviamo qualche petshop cercheremo di portare un souvenir nel bagaglio in stiva!!!!:finger: :finger:
ehm...forse non hai visto come trattano i bagagli di stiva XD
Di sicuro non peggio di come vengono trattati i pacchi dalle poste italiane!!!
in effetti....
Alby fammi sapere come va a finire!!
Ti faremo sapere... :lol:
ahahahahah scusa ero convinta che fosse alby a dover fare il viaggio :laugh:
Ahahah infatti avevi capito bene...siamo insieme!! :D
ahahahahah allora ok!!
Appena tornati da Londra,sto scrivendo da Milano centrale, abbiamo trovato nella periferia della città un petshop con uccelli rettili e pesci,ho comprato un bellissimo vt totale blue e un oranda,li abbiamo messi in 2 bottigliette d'acqua e inscatolati in una scatola take and way di un burgy e successivamente riposti in valigia!!
Ho appena controllato e i 2 stanno benone,a breve foto!!!:laugh: :laugh:
Missione 007 completata!!!!B) B) B) :finger: :finger: :laugh: :laugh:
complimenti!!!!
Mi immagino alby in aereo al ritorno tutto agitato che sperava di non essere sgamato :D
Fortunatamente mentre salivo sull'aereo ho visto dalla parte opposta che imbarcavano la nostra valigia e ho tirato un sospiro di sollievo!!:P
Anche i miei 8 Betta sono arrivati a casa direttamente da Mosca (con scalo a Parigi) sani e salvi :D :)
Quindi per tornare al titolo del topic "multa o galera"? ;)
Secondo voi c'è un limite pratico? Consigli? Io vorrei volare a Digione...
Secondo me stiamo qui a parlarne solo perchè nessuno è stato mai sgamato..altrimenti ci passerebbe la voglia :P
Battute a parte..sò che lo fanno in molti anche quando vanno gli show in america e in tutto il mondo..ma non sò quali siano le pene sinceramente!
Eugè,ti ricordi,anche il tipo Norvegese che abbiamo conosciuto in Olanda diceva che lui li porta sempre in aereo senza problemi,idem ho visto fare ad un giudice di guppy inglese a luglio al guppy show di ranco!!
secondo me il fulcro sta in cosa consiste il "controllo" della valigia,se rilevano solo metalli (ma non credo,se uno ci mette una bomba o della droga come se ne accorgono??) di sicuro non passano sotto uno scanner altrimenti li vedrebbero:dry:
giusto l'altro giorno stavano facendo vedere su sky come vengono smistate le valige una volta passato il ceck-in,hanno illustrato l'enorme rete di nastri che le smistano ma non hanno fatto vedere come vengono praticati i controlli (forse per non far prendere spunto su come poterli eludere).:dry:
Guarda, se è per quello io temo che passino proprio sotto ad uno scanner molto potente.
Vedi qui (occhio che fa un po' senso).
http://abcnews.go.com/blogs/lifestyle/2012/08/man-falls-asleep-on-airport-baggage-belt-goes-through-x-ray/
Ma di certo non cercano dei pescetti di pochi centimetri che potrebbero essere qualsiasi cosa tranne una bomba. Il problema semmai è se fanno un controllo a campione nel paese di arrivo, dopo che hai ritirato il bagaglio, e ti chiedono di aprire la valigia.
In quel caso le rogne (sequestro, multa, verifiche che non siano specie protette) temo siano molto probabili, se non altro se provieni da un paese extra UE.
visto che dal tuo link i raggi X trapassano anche il corpo umano, (magari dico una cavolata)è possibile che i pesci sono talmente piccoli che i raggi li oltrepassano completamente rendendoli invisibili?
No Alby, non possono essere invisibili, i raggi X vengono "schermati" in misura differente a seconda del materiale.
Secondo me non si vedono semplicemente perchè sono piccoli e vengono confusi con tutte le altre cose sovrapposte.
Però se hai mai osservato il monitor di chi controlla, si vede addirittura che le diverse cose che hai in valigia hanno tutte un colore differente.
A me si è gelato il sangue quando ieri, ai controlli per entrare nell'aeroporto a Mosca (si, fanno controlli con metal detector per paura di attentati anche a tutti quelli che entrano in aeroporto, visitatori e accompagnatori inclusi), la tipa ha fermato il nastro quando c'era la mia valigia e ha aguzzato la vista per guardare meglio..ma poi ha lasciato continuare :P
Il problema maggiore è il trasporto dei liquidi che non è consentito almeno in America mi diceva uno che si stava interessando mi raccontava di bottiglie da 500ml di profumo chanel n°5 buttato nel lavandino davanti al cliente e messa la bottiglia in valigia... :pinch:
Alex stiamo parlando di bagaglio in stiva, nel bagaglio a mano puoi portare solo liquidi per un totale di 300ml (se non erro) in bustine ben chiuse e ogni singola confezione non deve andare oltre i 100ml ;)
In stiva a parte esplosivi e droga puoi metterci un pò di tutto :D
Per quanto riguarda i controlli sò io cm funziona: tutte le valige passano al metal detector poi alcune vengono controllate meglio!
In sunto è una questione di c**o...se fanno un controllo approfondito sulla valigia si accorgono....per quello mi interessava sapere cosa si rischia nel caso ti becchino!!!
[quote="Roberto Silverii" post=54573]Alex stiamo parlando di bagaglio in stiva, nel bagaglio a mano puoi portare solo liquidi per un totale di 300ml (se non erro) in bustine ben chiuse e ogni singola confezione non deve andare oltre i 100ml ;)
In stiva a parte esplosivi e droga puoi metterci un pò di tutto :D[/quote]che poi anche li.....
non ti fanno portare metà bottiglietta d'acqua e poi abbiamo visto uno imbarcarsi con una bottiglia di spumante in vetro acquistata all'interno dell'aeroporto che avrebbe potuto romperla e sgozzarvici tutto l'equipaggio....:P :P
...bè io l'acqua l'ho portata lo stesso... :P :P
Citazioneche poi anche li.....
non ti fanno portare metà bottiglietta d'acqua e poi abbiamo visto uno imbarcarsi con una bottiglia di spumante in vetro acquistata all'interno dell'aeroporto che avrebbe potuto romperla e sgozzarvici tutto l'equipaggio....:P :P
è un problema legato alla sicurezza del volo, quello che compri nei duty free DOPO i controlli per loro è comunque sicuro perchè controllano i negozi .....
poi con il vetro delle bottiglie ci puoi fare di tutto :drink: anche il fachiro oltre al dirottatore :whistle:
Provo a riassumere quello che ho capito:
Tema Sicurezza. L'aspetto della sicurezza del volo è verificato alla partenza. Se i funzionari dell'aeroporto ritengono che il bagaglio non superi i controlli previsti ti obbligheranno a togliere i pesci. Non dovresti incorrere in sanzioni. E' opportuno avere qualcuno che possa venire in areoporto e riprendere i pesci perché questi non siano abbandonati.
Tema Import/export. Questo aspetto è verificato in dogana all'arrivo.
Trattandosi di importazione di animali di proprietà personale (non destinati alla vendita) gli aspetti da soddisfare sono due: sanitari e CITES. Se entrambi sono rispettati l'importazione è lecita. Altrimenti scatta il sequestro e sanzioni pecuniarie che possono essere molto elevate (minimo 1000 euro) nel caso di violazioni alla norma CITES, fino ad arrivare a pene detentive nei casi più gravi (es. violazione di divieti su specie protette).
Per gli aspetti sanitari, la Carta del Viaggiatore (http://www.agenziadogane.gov.it/wps/wcm/connect/f05589804422f3598d19bd4e7aaa0be0/Carta-viaggiatore-20101117.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=f05589804422f3598d19bd4e7aaa0be0) dal sito delle Dogane dice:
L'importazione sino a 5 esemplari di altri animali - ad esempio pesci,
rane, tartarughe terrestri, purché diverse da quelle protette dalla
CITES (Convention on International Trade of Endangered Species -
Convenzione sul commercio internazionale delle specie in via di
estinzione) - è consentita con un certificato sanitario rilasciato dalle
autorità del Paese di provenienza nel quale deve essere attestato
che l'animale è stato sottoposto a visita sanitaria, non presenta
sintomi di malattie proprie della specie ed è idoneo al viaggio. Se gli
animali, invece, sono diretti verso un Paese extra U.E. si consiglia di
richiedere all'Ambasciata del Paese di destinazione i requisiti sanitari
richiesti.
In altre parole ci si deve procurare un certificato da un veterinario del paese di partenza che attesti lo stato di salute e possibilmente anche la specie del pesce in modo da avvalorare il fatto che non sia nella lista CITES (comunque negli aeroporti c'è sempre un nucleo CITES in grado di accertarlo).
Per le specie dell'elenco CITES è meglio evitare l'acquisto e l'importazione. Nel caso comunque servirebbe il certificato CITES rilasciato dall'autorità competente nel paese di provenienza ed è opportuno leggere tutte le istruzioni sul sito del Corpo Forestale (http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/41) o rivolgersi prima del viaggio al nucleo CITES dell'areoporto di arrivo.
Questo è quanto ho ricostruito, potrebbero esserci imprecisioni o lacune per cui è sempre opportuno verificare in dettaglio le norme sui siti dell'Agenzia delle Dogane e del Corpo Forestale.