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Messaggi - MarZissimo

#1
Era il 26-02-2011...sul forum di AcquaPortal alle 16.43 pubblicai un topic con un'idea che mi frullava nella testa, e che poi sarebbe stata per tantissimi anni a seguire un mio pallino, un mantra...un qualcosa che ha influenzato parecchie delle mie idee sulle vasche, sul loro mantenimento e sulla loro gestione.
L'idea era semplice, almeno a formularla: "Ma se io volessi creare un acquario che mimasse in qualche modo una peat swamp...come dovrei procedere?"
Oggi sembra quasi una di quelle domande che si fanno a ChatGPT...ma fortunatamente nel 2011 c'era ancora del know how veicolato con il passa parola da chi aveva fatto fior fiore di esperienze dirette.
Mi ricordo addirittura che avevo proprio messo in quella che a suo tempo era la mia cameretta a casa dei miei genitori due lack uno a fianco all'altro, con sopra la mitica 90x45x45 (che poi in seguito ospitò altre specie, comprese anche le adoketa), con un fondo completamente fatto di sola torba (per altro stupidamente non bollita in precedenza, con il risultato di avercela per settimane tutta a galleggiare), tutta osmosi e un letto di foglie di magnolia.
Durezze nulle, ph bassissimi...tutto secondo regola, con il grande pallino di allevare uno dei "piccoli rossi", quelli facenti parte del complesso coccina.
Proprio sui Betta coccina ero inizialmente andato a parare...ma poi scartabellando qua e là ero finito su qualcosa che aveva catturato la mia attenzione più dei coccina...forse perchè "brownorum" sa più di "torba"...o forse perchè a quel tempo i pesci giravano molto meno di oggi e mi sembravano ancora più rari...non me lo ricordo onestamente.
Fatto sta che la decisione era presa. Betta brownorum o niente.
...E niente fu...per quel progetto, che naufragò ben prima di arrivare ai pesci; e se devo essere sincero, non mi ricordo nemmeno il perchè.

Gli anni passano e la vita va avanti, nel mentre c'è stato l'episodio del terremoto che mi ha tirato giù la fishroom che nel frattempo avevo costruito in cantina dai miei, due traslochi, un matrimonio...e tra poco anche un figlio :)
Le vasche non le ho mai tolte...da certe malattie non si guarisce, ma ho sicuramente ridotto negli anni il numero di vetri, di specie e di esemplari, scordandomi anche di quanto fosse gratificante riuscire a riprodurre gli animali che si allevano.

Altro salto temporale e arriviamo ad un punto in cui vengo a sapere di un evento chiamato "Acquari Naturali".
Era la primavera del 2023 e venivo da un periodo di inattività associativa abbastanza lungo, poco meno di una decina di anni credo...insomma ero "fuori dal giro", ma qualche contatto lo avevo segretamente mantenuto. Seguivo il canale youtube (e lo faccio ancora) di Andrea Gollin, così come ogni tanto andavo a guardare qualche bella foto sul profilo fb di Massimo Tavazzi.
L'evento in questione veniva ben presentato e tutto sommato una "vacanzina" solitaria di 8 ore di macchina tra andata e riorno Ancona-Pisa non era poi così male, oltretutto il museo di storia naturale conferiva anche una cornice che sapeva di "secondo me ne vale comunque la pena".
E' stato un ottimo evento ed è stata l'occasione per me di riabbracciare alcune persone che non vedevo da tempo...cosa che mi ha fatto riaccendere la voglia di allevare di nuovo e contribuire in maniera attiva alla vita associativa.
Una volta ascoltate alcune delle conferenze ci siamo salutati e dati appuntamento al Petsfestival.
Era tempo per me di tornare a casa e fare un piano operativo in vista del grande evento.
Si perchè avevo l'occasione di far arrivare tramite una serra degli animali direttamente scegliendoli dal listino del grossista, e quando ero a ridosso del fatidico periodo di Ottobre 2023, scorrendo la lista ho visto proprio loro.
I Betta brownorum.
L'obiettivo era chiaro per me: dovevo riprodurli. Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di osservarli, vederli interagire tra loro, predare, corteggiarsi...ero tornato indietro al 2011.
Mi misi a cercare online video, informazioni, foto, materiale di qualsiasi tipo.
Per prima cosa decisi che la scelta migliore era quella di non farsi aspettative troppo alte e ricominciare dalle basi.
Sono partito dalla quarantena.
Ho allestito un cubetto senza fondo, senza filtro, senza illuminazione (avrebbero avuto solo quella ambientale, per evitare stress soprattutto nel primo periodo), con una  porosa a smuovere un pò l'acqua, parecchi botanicals di vario genere sul fondo e riscaldatore impostato a 24° di minima. Coperchio rigorosamente fatto home-made con della pellicola per alimenti :D
30 litri che avrei anche potuto aumentare nel caso gli esemplari (5 ne avevo ordinati) fossero arrivati in taglia L (ovvero completamente adulti).

Arriva il giorno della fiera, Andrea mi porge il sacchetto con i pesci e lo ripongo nel mio box di polistirolo posto sotto i tavoli dell'esposizione. Da quel momento sono stato in asia per paura che in 3 giorni di evento i pesci potessero essersela passata male o ancora peggio esser morti, fortunatamente avevo da ingannare il tempo visitando la fiera e cercando di mettermi al pari conoscendo i volti nuovi di AIB - e non solo - che non avevo mai avuto la fortuna di incontrare di persona.


I box "della speranza" sotto ai tavolini espositivi. Il mio era il primo a sinistra, con il cartone sopra

Finito il Petsfestival carico tutta la mia roba in macchina e prendo l'autostrada direzione Ancona.
4 ore e mezzo di viaggio al culmine delle quali raggiungo finalmente casa e metto ad ambientare i pesci (era notte fonda, come tradizione vuole).
Guardo bene e sono 4 in tutto, del quinto non ho mai avuto traccia.
Non mi lamento, era già tanto essere riuscito a reperirli!
La taglia era una S, quindi esemplari molto giovani, non sessabili. Anche questa una buona cosa, avrei avuto l'occasione di vederli crescere e maturare nelle mie vasche :)
La quarantena la divisero con 3 esemplari di Parosphromenus anjunganensis, con cui non hanno mai avuto niente a che fare: aggressività verso altre specie praticamente nulla, se non durante la cura del nido, come vedremo più avanti.

Passate le primissime ore con un pò di apprensione, tutto è andato liscio.
I pesci sono sempre stati alimentati con naupli di artemia una volta al giorno e per fare il test "wild/non wild" ho provato a somministrare anche del chironomus rosso congelato, che hanno fortunatamente mangiato avidamente, confermandomi la sensazione di non avere animali selvatici in vasca.
Come tante specie purtroppo non se la passa benissimo e mi sarebbe dispiaciuto intaccare una popolazione selvatica, oltretutto non avendo mai avuto esperienza diretta di allevamento.

I ragazzotti arrivati con tonalità rosa/rosso molto sbiadito sono cresciuti molto in fretta, diventando di un bel rosso ciliegia acceso e dopo poche settimane era arrivato per me il momento di allestirgli una vasca definitiva.

Ho optato inizialmente per lo storico cubo 50x50x55, ma a fine dicembre ho avuto la disgraziata rivelazione: vasca che perde.
Smantellato tutto l'allestimento (fortunatamente era in maturazione, dentro non c'era finito ancora nessun pesce), era arrivato nuovamente il momento di capire il da farsi.


Primo tentativo di allestimento nel cubo, purtroppo senza troppa fortuna

L'inconscio mi ha di nuovo portato indietro al 2011...senza ricollegare quell'esperimento di 13 anni prima ho montato due lack...e sopra vi ho messo la 90x45x45 :)
Era destino :)

Sul fondo un mix di ghiaino nero e torba in granuli, un 5-10cm di leaf litter, una miriade di tronichi, due rametti di pothos e Salvinia a galleggiare.
Riscaldatore fissato a 26° di minima.
Filtro esterno Oase con spraybar "estesa" in modalità home made su tutti i 90cm di lato lungo, posizionata in fondo alla vasca, con i fori rivolti a 45° verso il basso. Questo mi garantiva non tanto la possibilità di nascondere la barra, posizionandola nel lato posteriore, quanto piuttosto la possibilità di avere un flusso di acqua in vasca che non rompesse troppo la superficie e non fosse comunque troppo forte.
L'idea era quella di proseguire con il progetto "peat swamp", quindi una vasca con molto fogliame e legno sommerso, a valori molto molto bassi.
Il pothos e la salvinia avevano retto quegli stessi valori nelle vasche di quarantena (altre oltre il 30 litri dei brownorum), quindi sapevo potevano farcela. Le piante giocano un ruolo fondamentale, ad oggi infatti, dopo 5 mesi di up&running posso dire che senza di esse l'ecosistema non sarebbe comunque minimamente in equilibrio.
Ci sono tantissimi fosfati e ammoniaca/no2/no3 che derivano soprattutto dal decadimento delle foglie secche e dal cibo non mangiato che va a depositarsi sul fondo. Senza l'apporto delle piante il sistema sarebbe collassato dopo 3 settimane, a meno di non cambiare tantissima acqua molto di frequente, ma una vasca così sarebbe andata incontro (a mio parere) a troppi sbalzi.
Il pothos in breve tempo è esploso, con radici aeree che hanno sia un bellissimo effetto visivo, sia la grande peculiarità, insieme alla Salvinia che ricopre stabilmente il 99% della superficie, di tenere ammoniaca/no2/no3 a zero spaccato.


Alcuni scatti durante l'allestimento


Alcune panoramiche della vasca

Anche così però, ancora oggi secondo me, per chiudere bene il giro e completare il quadro andrebbe inserita una specie detritivora che processi il fondale, e contemporaneamente non si cibi degli eventuali avannotti di Paros.
Si...Paros.
Perchè la vasca non è monospecifica.
Causa qualche imprevisto ho dovuto rimandare parecchi piani relativi alla nuova fishroom, e ho dovuto "accorpare" qualcosa.
Questo qualcosa sono stati i 4 Betta brownorum, 5 Parosphromenus sp. Sepang e 5 Sphaerichthys osphromenoides.
Tutti animali presi al Petsfestival da Andrea, tutti in ottima salute e che ancora oggi convivono beatamente in vasca.
Sui Paros e cioccolatini parleremo in un topic a parte :)

Un breve video con il maschio dominante

Torniamo però ai brownorum...eravamo rimasti ai 4 esemplari non sessabili...che col tempo si sono rivelati 3 maschi e una sola femmina.
Lo posso dire...abbiamo visto di peggio. Non mi sono mai voluto lamentare con la sorte perchè ancora mi ricordo di 6 Macropodus spechti TUTTI maschi.
Certo, un pò di ansietta c'era...specialmente perchè ovviamente hanno iniziato a tirare fuori un bel caratterino e si sono spartiti la vasca a suon di legnate.
Niente di grave, ma chiaramente la femmina è stata quella che ne ha prese di più di tutti.
Fortunatamente le dimensioni della vasca non hanno mai fatto diventare queste dispute un motivo di reale rischio per l'incolumità dei Betta.
Distinguerli non è stato difficilissimo, anche se in un primo momento ho temuto che la femmina fosse un maschio sottomesso. I maschi hanno pinne più lunghe - specialmente la dorsale -, dimensione del corpo maggiore e li vedi sempre andare in competizione per un centimetro di territorio.

Un breve video con il maschio dominante, che alla fine si avvicina a quella che si è poi rivelata l'unica femmina

Il trigger per l'avvio della riproduzione è stato il più classico, quello che ancora nel 2024 è il più affidabile in certi casi: il porta rullino nero.
Fortunatamente il papà di un mio carissimo amico ha la passione per la fotografia, così mi sono fatto regalare 5 porta rullini neri, che ho sparso galleggianti in mezzo alla Salvinia.
Dopo poco tempo uno dei maschi, il dominante, sul cui fianco spicca un diamante verde/azzurro ben evidente, ha costruito un gran bel nido all'interno del supporto galleggiante, invitando "gentilmente" la femmina a deporci le uova.


Alcune foto del maschio dominante


Alcune foto degli altri esemplari

Il corteggiamento è molto bello: il maschio si avvicina alla femmina con nuoto scattante, ingobbendosi molto e contemporaneamente estendendo tutte le pinne, facendo "oscillare" le ventrali.
La femmina quando pronta risponde con il classico pattern a bande verticali chiare, scurendo molto tutto il resto del corpo.
Abbraccio che avviene sotto alle bolle del nido; maschio che dopo aver raccolto e adeso le uova al nido scaccia la femmina e tutto quello che passa nei pressi della sua costruzione di bolle, compresi pesci più grandi che come sciacalli aspettano che cada qualche proteina dal maestoso castello.
Le uova si schiudono dopo 48 ore e dopo altre 48 i piccoli iniziano a saltellare qua e là, facendo le prove di nuoto orizzontale. A quel punto sono quasi incontrollabili per il maschio, che non è ma riuscito a trattenerli oltre il quinto giorno all'interno del supporto.
Molti sono stati preda degli altri pesci, ma molti altri (trentasei, provenienti da varie covate) sono riuscito a salvarli, trovandomeli in superficie, tra gli steli più intricati della Salvinia.

Li ho messi in una vaschetta da 25 litri con 5cm di acqua.


Vasca di accrescimento poco dopo aver introdotto i primi avannotti

Alimentati per i primi 5 giorni con infusori provenienti dalle spugne di altri filtri attivi da mesi/anni.
Dopo i primi 5 giorni, una volta al giorno, ho somministrato abbondanti naupli di artemia.


Alcune foto degli avannotti

Man mano che cambiavo acqua e i piccoli crescevano, diventando più attivi, aumentavo l'altezza della colonna d'acqua.
Dopo un paio di mesi ho esemplari di svariate taglie, dagli 0,8 ai 2 cm, che ho spostato in una 50 litri dedicato al loro definitivo accrescimento...fino al prossimo Petsfestival, dove spero di poterli esporre e cedere a chi volesse intraprendere l'allevamento di questa fantastica specie.

Un breve video degli avannotti di ormai due mesi

Alla fine di questo racconto vorrei ringraziare di cuore Andrea Gollin e Massimo Tavazzi, senza i quali non avrei potuto ritrovare l'AIB e l'opportunità anche di ritrovare una parte di me, che stavo trascurando da troppo tempo.
#2
Benvenuto e presentazione / Re: Eccomi !!
Aprile 28, 2024, 06:10:24 PM
Grande Luigi!! :)
#3
Benvenuto e presentazione / Re: Eccomi !!
Aprile 27, 2024, 10:25:07 PM
Era ora, mannaggia a te! :D

Apri tutti i topic del mondo che la tua fishroom ha degli animali incredibili!
#4
Benvenuto e presentazione / Re: Finalmente mi iscrivo!
Aprile 27, 2024, 09:32:56 PM
Ciao e Benvenuto!!!

Mi fa un sacco piacere rivedere un pò di vita sul forum! :)

Ocellicauda come li allevi?

Per mahachaiensis e foerschi apri pure topic dedicato così ne parliamo a fondo :)
#5
Aggiorno con uno dei mie soliti orrendi video :)

[video=youtube_share;WS8t1yGINv0]https://youtu.be/WS8t1yGINv0[/video]
#6
Aggiorno la situazione:

i piccoli stanno benone e sono in un bel samlone in accrescimento.

Per questi pesci sono assolutamente indispensabili le barriere visive "verticali" tanto quanto quelle "orizzontali". Sono pesci anche territoriali e predatori molto efficienti, ma la cosa che più li fa andare nel pallone è non avere una copertura sopra la testa. Non basta erigere barriere visive per far stabilire una gerarchia di territorio, serve anche densissima copertura superficiale in modo da farli sentire al sicuro. Solo in questo modo potranno esprimere il loro potenziale al meglio.

Vi mostro un brevissimo video dall'altro del paludario dove tengo gli adulti per rendere bene l'idea.

[video=youtube;zWF15Mro8tY]https://www.youtube.com/watch?v=zWF15Mro8tY[/video]

Poi vi lascio, con un pizzico di orgoglio che non vi nascondo per niente, un altro bruttissimo video in cui però potete vedere quanto sono belli questi pesci.
Quando sono arrivati da me erano piccolini e grigetti...adesso guardate come stanno e che colori hanno messo su :)

[video=youtube_share;4Sx6TXjtZG8]https://youtu.be/4Sx6TXjtZG8[/video]
#7
Wildform keeping / Betta enisae and Betta breviobesus
Maggio 08, 2016, 04:36:44 PM
Great topic!

Thanks for sharing. I also have a pugnax complex tank with Betta schalleri.

If you will come to Ranco this year i will be glad to give you some of my fishes :)
I also keep an old female of Betta enisae, and it would be great to find her a partener :)

With pugnax complex i think low conductivity (us) paramter is absolutely mandatory :)
I also use chopped earthworms in order to feed them the best as i can, did you ever try them?

How often you do water changes and in what measures?


Thanks again for sharing your experience with us and congrats for your awesome photos :)
#8
Mi sa che ormai è fuori scala...proprio per evitare di farla incattivire nel vivere sempre e costantemente da sola, l'ho inserita con gli schalleri...i maschi provavano a intimidirla in ogni modo, ma lei con quattro codate ha sempre vinto ogni parata...
Non ha ancora tantissima aggressione, ma un eventuale maschio lo inserirei da solo con lei soltanto sopra i 120cm.

Si nota tutta la massosità degli enisae portata all'estremo.
Si pensa spesso che tutto il complesso pugnax sia formato da topi grigi di stessa forma e dimensione ma - ed è evidente soprattutto in esemplari adulti - non è affatto così :)
#9
Altri anabantidi / Ctenops nobilis
Aprile 25, 2016, 12:47:08 AM
Con cosa li alimenti? Son schizzinosi oppure mangiano di gusto tutto quello che gli dai?

Dimorfismo sessuale già così evidente? :)

Grazie della condivisione!
#10
Ciao a tutti,

per condividere vi posto qualche video dalla qualità infima e dall'audio ancora peggiore :)

Badis badis - giovanili

[video=youtube;wXxKx-zBVAs]https://www.youtube.com/watch?v=wXxKx-zBVAs[/video]


Badis badis - maschio adulto, nella stessa vasca di prima dove è alloggiata tutta la colonia

[video=youtube;HyWAbKpnItU]https://www.youtube.com/watch?v=HyWAbKpnItU[/video]

Betta unimaculata "Muara wahau" - maschio adulto (NON è il maschio alfa...quello è ancora più bello ;) e in questo momento è nascosto a incubare)

[video=youtube;KnkbHFPTAm8]https://www.youtube.com/watch?v=KnkbHFPTAm8[/video]

Betta enisae - femmina adulta - Mwahahahah Brendan lo/la riconosci??

[video=youtube;nnuhC6L0o8w]https://www.youtube.com/watch?v=nnuhC6L0o8w[/video]

I commenti sono molto terra terra, non era in programma una pubblicazione, ma visto che ne ho collezionati alcuni ve li posto in tranquillità :)

Ciao,
Marco.
#11
Prima ho detto che c'ero sicuro, poi che non c'ero perchè sabato ho un matrimonio: adesso dico che ci sarò domenica e lunedì...vedremo...l'impegno ce lo metto, poi se s'aggiunge qualche altro imprevisto....
#12
Import/Gruppi d'acquisto / Ordine catappa leaves
Aprile 25, 2016, 12:07:15 AM
Se sono ancora in tempo 400grammi anche per me, ritiro a Ranco, domenica o lunedì :)
#13
Altri anabantidi / Ctenops nobilis
Aprile 11, 2016, 09:31:08 PM
Che belli! :)

Bastano quei mega palloni di Najas a placarli oppure noti comunque segnali di aggressività intraspecifica?
#14
Riservato allo staff 2.0 / Alloggio Ranco 2016
Marzo 27, 2016, 12:45:22 AM
Io mi organizzo a parte con Miriam, quindi non mi contate! :)
#15
CE L'HO FATTA!

Ha sputato ieri sera, e dato che l'ha fatto in un 120cm ho fatto prima a togliere lui (che nel frattempo era solo rimasto solo in vasca tipo particella de sodio dell'acqua lete) piuttosto che i piccoli.

Stasera ne ho visti 8, quindi se l'esperienza non mi tradisce almeno una dieci-quindicina dovrei averli :)

Sono strafelice perchè in questi pesci c'è un pò tutto il senso di "mantenimento" e di collaborazione che l'associazione ha messo in piedi, e dulcis in fundo derivano da una persona che stimo particolarmente, cioè Patrick Egger :)

A presto dettagli e aggiornamenti ;)

p.s. questi per Ranco penso proprio che non ce la farò a portarli, perchè pescetti di due cm non ha molto senso nemmeno esporli, mentre per Piacenza saranno sicuramente dei nostri e di chi vorrà allevarli! :)