Il Betta albimarginata dal punto di vista acquaristico

Betta albimarginata male
© 1999 Michael Schlüter [2]
Vasca | I Betta albimarginata possono essere tenuti in coppie, biotopi e vasche di comunità. Le coppie possono essere tenute in vasche di 30-40 litri, un gruppo dovrebbe essere tenuto in una vasca da 80 litri e oltre. Le coppie devono avere a disposizione dei rifugi costituiti da rocce o piante. In un vasca per una coppia o in un biotopo è possibile assistere alla nascita spontanea di avannotti. Per risultati migliori è opportuno rimuovere e isolare il padre durante l’incubazione. |
Condizioni dell’acqua | Non critiche, l’albimarginata è molto tollerante ai parametri chimici dell’acqua e vive bene nella maggior parte delle condizioni purché l’acqua sia pulita e ben filtrata, comunque un’acqua tenera e acida è preferibile. Dovrebbero essere mantenuti a temperature attorno ai 24° C o leggermente inferiori. |
Dismorfismo sessuale | I maschi di albimarginata mostrano abitualmente colori più intensi delle femmine. Le femmine tendono ad avere una livrea leggermente più slavata. Le ovarie possono essere osservabili in controluce.![]() ![]() |
Riproduzione | L’albimarginata è un incubatore orale di tipo paterno e il maschio incuba i propri piccoli per 10 - 15 giorni, in media 12. La durata dell’incubazione può variare in base alla temperatura dell’acqua. Generalmente sono le femmine a dare l’avvio agli accoppiamenti, che danno alla luce tra i 3 e i 40 avannotti. |
Specie simili | La specie più simile è il Betta channoides. Vi sono discussioni sull’opportunità di distinguere gli albimarginata in 3 specie differenti in base ai tre diversi luoghi d’origine. |
Identificazione | Gli adulti sono facilmente identificabili per le bordature bianche sulle pinne, in particolare anale e caudale. |
Articoli su specie simili
I’ve Got a New Mouthbrooding Betta – Now What? Michael Hellweg. 2003.Working with wild Bettas Gerald Griffin. Flare! 2006
Origine del nome | Kottelat, M. and Ng, P. K. L. 1994. [56] | |
Riferimenti | Anon., 1993. [156] Froese, R. and D. Pauly, 2002. [126] Kottelat, M. and A.J. Whitten, 1996. [58] Thorup, Jesper, 2002.[121] |
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Località di origine | Sungei Sanul, affl. del Sungei Tikung, bacino del Sungei Sebuku, Kalimantan Timur, Borneo. | |
Olotipo | ZRC 38485 [ex CMK 9541] | |
Paratipo | CMK 9549 (4), MZB 5897 (1), ROM uncat. (1), ZRC 35121-22 (2) |
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Paesi | Indonesia | |
Esemplari conservati | CAS 91949: Indonesia: Kalimantan Timur | |
Varie | Dimensioni massime: | 5cm |
Biotopo: | Fiumi e ruscelli di foresta con correnti moderate, in acque molto basse (5-10 cm di profondità) tra le radici delle piante e le foglie cadute dagli alberi lungo le sponde. [126] | |
Etimologia: | Dal Latino; albus bianco e margo margine, per via della bordatura bianca sulle pinne. |